Porto Tolle centrale, pronta la riconversione. Zaia: "E' un rinascimento per il Polesine"

La centrale è destinata a diventare un polo turistico in grado di ospitare fino a 8.000 turisti al giorno

Porto Tolle (Rovigo), 28 giugno 2019 - La centrale di Porto Tolle, provincia di Rovigo, definita dal governatore veneto Luca Zaia un "cadavere eccellente", e' forse "una della piu' grandi e delle piu' complesse dal punto di vista dell'impatto sulla natura circostante" delle 23 centrali dismesse da Enel. Ma ora sarà trasformata in un resort turistico che, se tutto va come deve sarà pronto entro il 2022. Lo annunciano il governatore del Veneto Luca Zaia, l'amministratore delegato di Enel Francesco Starace, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Marco Galletti, amministratore delegato di Human Company, società che realizzerà il villaggio.

"Era una centrale storica, entrata in funzione tra il 1980 e il 1984, che ha lavorato a olii combustibili fino all'inizio degli anni 2.000 e poi e' stata soppiantata da altre tecnologie. Ora fa parte del passato", spiega Starace. Al momento sono in corso i carotaggi per capire che tipo di inquinamento si trova nel terreno, una volta terminate le operazioni Enel si occuperà della demolizione e della bonifica, per cui si prevede un costo di 35 milioni, anche se molto dipende dai risultati dei carotaggi, e poi vendera' l'area a Human Company per 3,5 milioni.

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Della vecchia centrale rimarra' solo la ciminiera, "l'edificio non in acciaio più alto in Italia", che "è un punto di riferimento per il territorio e sara' utilizzata per scopi turistici", conclude Starace. La realizzazione del villaggio, che prevede circa 2.800 piazzole tra campeggio libero, glamping, case mobili e area camper, impianti sportivi, e aree food che valorizzeranno le produzioni del territorio, richiederà un investimento di circa 60 milioni da parte di Human Company.

"A regime ci lavoreranno 400 persone", sottolinea Galletti, "che si sommano a quelle che saranno impiegate nella realizzazione". L'indotto sarà quindi maggiore rispetto a quello della centrale in funzione e probabilmente anche rispetto a quello di una sua riconversione, come quella ipotizzata nel 2008 ma poi bloccata durante l'iter, e che ora non avrebbe in ogni caso più senso realizzare dato che le esigenze in termini di produzione energetica sono molto variate.

Zaia: "Un rinascimento per il Polesine"

"E' un rinascimento per il Polesine, non solo per ciò che rappresenta, ma anche perché è un immobile che dobbiamo togliere. Dobbiamo fare una riconversione seria ed Enel la propone", così ha parlato Zaia sulla riconversione della centrale energetica di Porto Tolle.