Furti Rovigo, chat di vicini di casa contro i ladri

L’idea è stata lanciata a San Bortolo, ora tante richieste in prefettura. Il commissario Nicola Izzo: "Attenzione a non abusarne"

Un residente in via Cavriani, strada presa di mira da ladri e truffatori

Un residente in via Cavriani, strada presa di mira da ladri e truffatori

Rovigo, 17 aprile 2019 - «Le chat sono utili per potenziare la sicurezza tra vicini di casa. Ma attenzione. Non devono essere utilizzate a sproposito». Il commissario straordinario Nicola Izzo benedice l’iniziativa di alcuni residenti del quartiere San Bortolo diretta ad utilizzare la rete per fare una sorta di ronda virtuale del quartiere, i controlli di vicinato. Esasperati dalle truffe porta a porta e dai furti nelle case, i residenti di via Cavriani hanno deciso di sorvegliare le abitazioni tramite WhatsApp aiutandosi uno con l’altro. Ad avvisare le forze dell’ordine in caso di movimenti sospetti sarà l’amministratore della chat.

«L’iniziativa è regolamentata  dal ministero dell’Interno – spiega Izzo – e prevede la possibilità di posizionare dei cartelli lungo la via soggetta al controllo virtuale, che viene attivato in collaborazione delle forze dell’ordine. Invito però i cittadini ad usare queste chat con buonsenso, senza abusarne. È importante  allertare carabinieri e polizia solo in caso di reale pericolo. E non, per esempio, se passa una persona con un aspetto un po’ transandato o con i capelli un po’ lunghi. Bisogna evitare inutili allarmismi». Nei giorni scorsi, diversi anziani sono finiti nella rete di falsi tecnici del gas o pseudo assistenti sociali e sono stati derubati di oro e contanti in pieno giorno.

Episodi che negli ultimi tempi si sono verificati in via Cavriani e in altre vie limitrofe. Beatrice Di Meo, Cristina Facco e Patrizia Rava, residenti della zona presa di mira, in questi giorni hanno pensato di dare vita ai controlli del vicinato, così come previsto dalla normativa. «Si tratta di creare una rete di solidarietà tra i cittadini residenti di una stessa via – spiegano le residenti –. Senza alimentare nessun clima di sospetto o diffidenza, occorre solo innalzare il livello di attenzione». Nella strada sarà collocata una segnaletica e cartelli sui cancelli delle abitazioni per avvertire che si tratta di una zona sorvegliata dai residenti.

«La segnaletica – spiegano le ideatrici del progetto – indica che  i cittadini della via sono tra di loro in rete. Forte sarà l’attenzione per gli anziani – fanno sapere le promotrici dell’iniziativa –. Abbiamo già informato dell’iniziativa la  prefettura,  il comando dei carabinieri e il commissario. È un’azione rivolta  principalmente agli anziani – precisano – non c’è alcuna strumentalizzazione politica». Nel frattempo, anche altri quartieri in questi giorni si sono rivolti alla prefettura per ufficializzare le chat già in funzione che mettono in rete i vicini di casa.  In altre città del Veneto i controlli di vicinato sono diventati un baluardo contro i furti nelle case e le truffe.