Cimice asiatica danni, la Coldiretti. "I risarcimenti una boccata d’ossigeno"

Tre milioni stanziati dalla Regione per i danni, il commento del segretario della Coldiretti di Occhiobello

Il segretario di zona della Coldiretti Vincenzo Guerzoni

Il segretario di zona della Coldiretti Vincenzo Guerzoni

Occhiobello (Rovigo), 7 novembre 2019«Una prima boccata d’ossigeno per i coltivatori», così gli agricoltori accolgono la delibera regionale che prevede un risarcimento di quei frutticoltori che hanno subito pesanti danni per il flagello della cimice asiatica.

La Regione ha previsto un fondo di emergenza di 3 milioni e 48mila euro stanziato nel bilancio 2019. A fare i conti dei danni è il segretario di zona della Coldiretti Vincenzo Guerzoni, per i Comuni di Occhiobello, Fiesso Umbertiano, Pincara, Canaro e Stienta.

INSETTICIDA SI' O NO?
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«Si tratta sicuramente di un primo passo – spiega Guerzoni – dopo una presa d’atto della situazione di difficoltà in cui viene a trovarsi il settore agricolo, specificamente per le colture che riguardano i frutteti. La causa principale è stata la cimice asiatica, che ha arrecato molti danni alla coltura della frutta, deprezzandola pesantemente. La produzione è stata rovinata dal punto di vista estetico ed anche il sapore ne ha risentito. Tutto questo ha reso necessario un intervento mirato per salvare la produzione, con costi aggiuntivi e perdite assai consistenti».

Nei mesi scorsi si è tenuto un convegno regionale a Orti di Bonavigo (provincia di Verona) organizzato da Coldiretti, che ha coinvolto tutti i comuni del Veneto sul tema dei danni e della presenza della cimice asiatica. «Si è trattato di un convegno importante – prosegue Vincenzo Guerzoni – che è servito come guida per affrontare questo tipo di problema. Si è preso atto – precisa – della gravità della situazione e dei danni causati da questo insetto. Siamo certamente soddisfatti che la Regione Veneto, anche in virtù di questi dati, abbia deliberato un intervento economico per il risarcimento dei danni ai frutticoltori».

La giunta regionale ha stabilito, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, le modalità di calcolo e assegnazione del fondo di emergenza di 3 milioni e 48mila euro stanziato nel bilancio 2019. Per la richiesta dei contributi, le modalità sono in definizione.

«E’ stata pensata – spiega – una procedura semplificata per chi farà richiesta di contributo, collegato alla delibera regionale. Sarà messo a disposizione un programma gestionale in rete che permetterà d’inserire appositi dati e che consentirà quindi la determinazione del danno. Il contributo sarà riconosciuto a coloro che hanno come coltura principale i frutteti, con una copertura fino ad un 30% di danno causato proprio dalla cimice asiatica». In conclusione Guerzoni aggiunge: «Nell’era della globalizzazione dei prezzi, gli agricoltori devono sempre più combattere con i costi di produzione, per garantire la necessaria qualità del prodotto. Diventa per loro sempre più difficile, chiaramente l’imprevisto, come quello rappresentato dalla cimice asiatica, che penalizza le imprese agricole».

La delibera regionale arriva a seguito dei danni denunciati dagli agricoltori veneti stimati tra gli 80 e i 100 milioni di euro per l’intero comparto frutticolo del Veneto. «La Regione del Veneto – interviene l’assessore regionale al territorio Cristiano Corazzari – inizia a dare forma concreta all’azione di risarcimento a gli agricoltori colpiti. La delibera che avrà un ritorno importante anche per il territorio polesano». In attesa che il ministero competente e il governo adotti un intervento incisivo di contrasto e di indennizzo, la regione ha messo in campo: «un primo aiuto per soccorrere i frutticoltori – precisa l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan – che hanno subito danni a causa della cimice. I risarcimenti saranno ripartiti in misura proporzionale tra tutti gli eventi diritto, sino ad un massimo dell’80 per cento del danno subito».