Coronavirus Rovigo, insulti e minacce ai medici

Divieto di entrare nei reparti riservati ai pazienti col virus, alcuni familiari si scagliano contro il personale dell’ospedale di Trecenta

Il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Rovigo

Il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Rovigo

Rovigo, 20 settembre 2020 - Covid, sono 18 i pazienti ricoverati nelle strutture dell’azienda sanitaria. Di questi 15 si trovano nell’area medica Covid nell’ospedale San Luca di Trecenta; uno in terapia intensiva Covid sempre nel nosonomio di Trecenta. Altri 2 nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Rovigo in attesa di essere trasferiti a Trecenta. La maggior parte dei ricoverati hanno contratto il virus nella casa di cura di Porto Viro dove nei giorni scorsi si era sviluppato un focolaio.

Forte in queste ore la paura nei familiari dei pazienti che si trovano nell’area Covid. Alcuni di loro, proprio perché non possono vedere i loro cari per esigenze legate a motivi di sicurezza ed evitare che si propaghi il contagio, si sono scagliati con rabbia contro medici ed infermieri dell’ospedale San Luca dove è stata allestita la zona Covid. Il personale sanitario, che sta facendo di tutto per curarli, è sottoposto così a fortissime pressioni e minacce. "Vige il divieto assoluto di entrare nei reparti Covid – precisa l’azienda sanitaria –, anche se si tratta di una situazione assai dolorosa è questa una decisione obbligata per la tutela dei pazienti e degli stessi famigliari. I medici lavorano con sacrificio per salvare la vita di queste persone, non è giusto che vengano presi di mira ed insultati dai familiari".

Il focolaio di Porto Viro

Sono in totale otto i morti, si tratta di anziani che hanno contratto il virus nella casa di cura di Porto Viro e che poi sono stati trasferiti a Trecenta dove hanno perso la vita nonostante le cure per salvarli. Si aggrava il quadro dei contagi. Sono 9, compreso il bambino della scuola di Arquà, i nuovi positivi residenti in Polesine (sono 647 i residenti nelle nostra provincia con positività al Covid dall’inizio dell’epidemia).

Bollettino coronavirus Rovigo

Questi gli ultimi casi. Una donna del 1963, residente in Basso Polesine. Era già in isolamento domiciliare ed è asintomatica. Un’altra donna, 44 anni, residente in Basso Polesine. Tra i contagiati anche un ragazzo, 17 anni, residente in Basso Polesine. Era già in isolamento domiciliare ed è asintomatico. Un’anziana, 88 anni, che vive in Basso Polesine, è un contatto stretto di una persona positiva. È stata ricoverata nel reparto di malattie infettive a Rovigo.

Un altro anziano, 88 anni, anch’egli residente in un paese del delta. Ha contratto il virus anche un uomo, 91 anni, residente in Basso Polesine. Era stato dimesso alcuni giorni fa dalla casa di cura di Porto Viro. È asintomatico. Gli ultimi due casi sono una donna, 45 anni, e un anziano, 52 anni, del Basso Polesine. Ques’ultimo è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive a Rovigo.

Risultano positivi tra il personale delle strutture sanitarie, un’operatrice della comunità alloggio di Taglio di Po e un’operatrice, non sanitaria, del centro servizi anziani ‘Villa Resemini’ di Stienta. I tamponi eseguiti dall’inizio dell’epidemia sono 88.928. Le persone sottoposte a tampone sono 34.121.

Due le nuove guarigioni che fanno salire a 488 il totale dei guariti in Polesine da inizio epidemia. Sono 115 le persone attualmente positive in provincia. Ad oggi sono 423 le persone che si trovano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva.

m. b.