Coronavirus Rovigo, morta Rita Negrelli

E' la vittima più giovane della pandemia: aveva 56 anni e abitava a Bagnolo di Po. Il conto delle vittime sale a otto

La tenda del triage davanti all'ospedale

La tenda del triage davanti all'ospedale

Rovigo, 6 aprile 2020 - Rita Negrelli, 56 anni, di Runzi di Bagnolo di Po ma originaria di Stienta, è l’ottava persona positiva al Coronavirus morta negli ospedali polesani da quando è iniziata la pandemia, la seconda di Bagnolo (ma non fanno parte del conto i polesani morti in altre aziende sanitarie, finora sono stati almeno tre). Il decesso risale a sabato pomeriggio. La signora, che lascia un figlio e dei nipoti, in precedenza era stata ricoverata al San Luca di Trecenta per importanti problemi cardiologici, era stata dimessa il 23 marzo ed era asintomatica. Le problematiche per le quali era stata ricoverata si erano stabilizzate. Pochi giorni fa la donna aveva contattato il numero verde perché aveva iniziato a presentare sintomatologia, era stata iscritta nell’ambito delle persone sospette da porre in isolamento domiciliare, era prevista per sabato l’esecuzione del tampone ma nel pomeriggio dello stesso giorno la donna è deceduta. Il tampone è stato eseguito dopo la morte ed è risultato positivo. "Le possibilità sono due, che abbia contratto il virus in ambito ospedaliero o fuori — ha detto ieri il direttore generale dell’Ulss5, Fernando Antonio Compostella —. È partita l’individuazione dei contatti a partire dai familiari che potrebbero darci qualche indicazione sull’origine del contagio". I nuovi casi di positività al virus Sars-Cov-2 che provoca la malattia respiratoria chiamata Covid-19 comunicati ieri dall’Ulss sono 6 e portano il totale da inizio pandemia a 187 residenti. La notizia di ieri è che c’è una signora di 95 anni ospite della struttura residenziale di Casa Serena (gruppo Iras) a Rovigo che è risultata positiva durante lo screening. Su 116 ospiti che sono stati oggetti di screening, è l’unica positiva. Sui 58 operatori ci sono già 40 esiti e sono tutti negativi. Sono stati attivati tutti i protocolli di sicurezza. C’è un dubbio di caso di falso positivo e l’azienda sanitaria ha ripetuto il tampone del quale si attende l’esito. Degli altri 5 positivi, solo un ricovero in malattie infettive al Santa Maria della Misericordia di Rovigo, un signore di 78 anni altopolesano. In isolamento domiciliare altri due altopolesani (un uomo di 58 anni e una donna di 45), una donna del medio Polesine di 49 anni e un signore di 59 anni bassopolesano. I ricoverati in tutto sono 43 di cui solo uno a Rovigo, gli altri al San Luca (11 in terapia intensiva) e due lombardi (uno di Sermide e uno del Bergamasco). Compostella ha anche informato che sono stati eseguiti 15 tamponi ad altrettanti nuovi detenuti del carcere di Rovigo, tutti negativi. Nella casa circondariale lavorano 6 medici, 6 infermieri e una caposala. Inoltre il direttore generale ha fatto sapere che se un bambino in età pediatrica dovesse aver bisogno di ricovero un familiare verrebbe ricoverato assieme lui.