Covid Rovigo, assalto ai supermercati. Caccia a farina e pasta

Nicoli, titolare Conad: "Una trentina di persone davanti alla porta, abbiamo dovuto fare ingressi scaglionati"

Molti scaffali vuoti nei supermercati di Rovigo (foto Donzelli)

Molti scaffali vuoti nei supermercati di Rovigo (foto Donzelli)

Rovigo, 27 ottobre 2020 - Torna la paura tra i cittadini di rimanere senza generi alimentari. Dai social gli utenti condividono foto di corsie vuote. I supermercati confermano l’aumento dei clienti. L’ultimo Dpcm è stato domenica e poche ore dopo alcune delle grandi catene si sono improvvisamente trovate con alcuni scaffali vuoti. "C’è stata un’affluenza maggiore rispetto alle altre domeniche – spiega Andrea Sellitto, vice direttore del Famila –. Questi numeri di solito li vediamo il sabato. La situazione è analoga a quella di marzo e aprile. I prodotti più venduti sono stati, e sono ancora, farina, lievito, carta igienica e carta casa. La farina al momento non scarseggia, ma per quanto riguarda la carta abbiamo degli scaffali quasi vuoti. Fortunatamente i camion con i rifornimenti sono arrivati proprio oggi e così riusciamo a gestire la situazione".

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La percezione è che i Dpcm influiscano sulla serenità delle persone, spingendole a fare rifornimento in anticipo. "Ieri tutto sommato è stato nella norma – spiega Serena Nicoli, titolare Conad –. Il boom lo abbiamo avuto due sabati fa. Ancora prima dell’apertura avevamo 30 persone in attesa davanti alle porte. Abbiamo dovuto bloccare gli ingressi e scaglionare le entrate per garantire la sicurezza. L’aumento degli acquisti c’è stato soprattutto per quanto riguarda la farina, che è andata a ruba e ora gli scaffali sono semivuoti. Ci stiamo già organizzando con i fornitori per aumentare gli ordini e non rimanere di nuovo senza, abbiamo anche già fatto scorta di gel disinfettanti per le mani. Credo che su questo aumento abbia influito la chiusura anticipata di ristoranti e pizzerie. La gente dovrà mangiare a casa e si sta organizzando per avere cibo. Per quanto riguarda le scorte di generi alimentari non c’è nessuna preoccupazione. Le consegna sono sempre state puntuali anche durante il lockdown e i prodotti non sono mai mancati. Alcuni prodotti si trovavano più difficilmente perchè eravamo impreparati a tutto questo. Gli unici beni ancora difficili da reperire sono guanti e alcol, credo perché diano priorità di fornitura agli ospedali".

Anche nei supermercati dei paesi la situazione è analoga. "Sabato e ieri mattina c’erano molte più persone del solito – spiega Diego Venco del Supermercato Crai di Borsea –. Anche i colleghi di altre catene mi hanno confermato che, in generale, l’aumento c’è stato ovunque. I beni più venduti sono stati pasta, farina e prodotti a lunga conservazione. Credo che la gente abbia paura di un nuovo lockdown e sia corsa a fare scorta per non rimanere senza cibo in caso di ritardi dei fornitori".

Pochi i supermercati che segnalano ancora una situazione di normalità. "Domenica eravamo chiusi come di consueto – spiega Massimo Stievano di Fratelli Fanchin Sigma –. Ieri mattina era tutto tranquillo, non abbiamo notato grandi differenze. Ci auguriamo di non tornare alla stessa situazione di marzo e aprile, quanto effettivamente c’erano state delle criticità con i fornitori e ci siamo ritrovati senza farina e lievito perché la domanda era troppo alta. Il clima comunque è molto teso. La gente è spaventata dalle notizie che arrivano, probabilmente teme un nuovo lockdown. Noi siamo tranquilli, abbiamo i nostri fornitori e siamo pronti in caso di aumento della domanda".