Covid Rovigo, contagi a geriatria: reparto chiuso

Scattati i protocolli in ospedale. Vaccini, preoccupa il dato delle Cra: un operatore su 10 rifiuta la profilassi

Un momento della campagna vaccinale dell’Ulss 5

Un momento della campagna vaccinale dell’Ulss 5

Rovigo, 4 febbraio 2021 - Temporaneamente bloccato il reparto di Geriatria dell’ospedale di Rovigo a causa del riscontro di casi di positività, in alcuni dei ricoverati, avvenuto nei giorni scorsi. Immediata la messa in opera dei protocolli da parte dell’Azienda Sanitaria per evitare la diffusione del contagio. "I protocolli sono partiti - commenta il Commissario dell’Ulss 5 Antonio Compostella - , attraverso l’isolamento dei positivi e la riduzione temporanea dell’accettazione di nuovi ricoveri. Al momento stiamo valutando se spostare i positivi in area Covid a Trecenta o se lasciarli nell’ospedale cittadino in un’area isolata". Il reparto rimarrà quindi fermo alcuni giorni e gli eventuali nuovi ricoverati potrebbero essere gestiti dal reparto di Medicina.

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Preoccupa il dato dei dissensi alla vaccinazione anti-covid19 da parte degli operatori sanitari delle residenze sanitarie assistenziali. Il 9% di essi ha infatti espresso formale dissenso, quasi uno su 10. Un dato apparentemente basso ma su cui il Commissario dell’Ulss 5, nei giorni scorsi, aveva espresso speranza che fosse destinato a calare, ribadendo la possibilità di effettuare la profilassi più avanti. Per quanto riguarda gli ospiti l’adesione è stata del 95% e solo il 2% ha espresso formale dissenso.

Prosegue la somministrazione delle seconde dosi di vaccino, 6.126 persone hanno terminato la profilassi vaccinale. Sono 3.311 operatori sanitari e 2.815 ospiti e operatori delle case di riposo. L’azienda Ulss ha pianificato altre 140 somministrazioni di seconde dosi per la giornata di ieri. Ancora ferma invece la somministrazione di prime dosi, sempre a causa delle consegne limitate di vaccini da parte di Pfizer. Sono 7.525 le persone che hanno ricevuto la prima dose.

Vengono segnalati 48 nuovi riscontri di positività a fronte di 114 nuove guarigioni; 29 delle nuove positività sono emerse dai test antigenici. Due i decessi di persone con positività al Covid-19, tra cui una donna di 73 anni residente in Basso Polesine e deceduta mentre si trovava ricoverata in terapia intensiva Covid a Trecenta. Il totale dei decessi da inizio epidemia sale così a 379 vittime. Cresce leggermente il numero dei pazienti positivi ricoverati nelle strutture sanitarie del territorio, con 65 persone in totale: 58 di esse si trovano nel Covid Hospital di Trecenta di cui 46 in area medica Covid e 12 nel reparto di terapia intensiva Covid. Sono 7 i pazienti ricoverati nel reparto di malattie infettive dell’ospedale cittadino.

Nella provincia risultano attualmente positive 1.029 persone e 1.186 si trovano in isolamento domiciliare. Nessun nuovo riscontro dalle case di riposo, da settimane i focolai esplosi nei mesi scorsi sono in fase di esaurimento e sono aumentate le negativizzazioni.