Covid oggi: bollettino Veneto 1 marzo. Altri 603 positivi

Cala il numero dei nuovi positivi e dei morti, dimezzati rispetto alle precedenti 24 ore. Si alleggerisce la pressione sui reparti ospedalieri, ma i casi attivi tornano a salire

Covid oggi, bollettino Veneto 1 marzo

Covid oggi, bollettino Veneto 1 marzo

Venezia, 1 marzo 2021 - Sono buoni i dati di oggi sull'andamento dell'epidemia da coronavirus in Veneto, anche se bisogna riconoscere che il calo dei numeri potrebbe essere dovuto ad un ritardo nell'inserimento dei dati nella macchina sanitaria, dovuto al weekend.

L'aggiornamento Covid Veneto, raddoppiati i contagi

Oggi tornano a scendere i nuovi contagi da Covid-19: sono infatti 603 i nuovi positivi, a fronte dei 911 di ieri, rilevati su 10.586 tamponi; il tasso di positività è quindi al 5,7%, dato che potrebbe spaventare ma che, come di consueto, risente del minor numero di tamponi effettuati nel week end, solitamente su persone con una buona probabilità di risultare positive.

I decessi, poi, sono dimezzati rispetto alla giornata di ieri, nelle ultime 24 ore sono stati 5. Dopo l'aumento dell'occupazione degli ospedali che si era verificato ieri, nel bollettino di oggi cala anche sia il numero di pazienti presenti nei reparti non critici, in totale 1195 (7 in meno di ieri), sia nelle terapie intensive, dove ci sono oggi 139 letti occupati, 2 in meno di domenica. Sale però il numero degli attualmente positivi, ora 24.910, ben 391 in più del giorno prima.

La risalita dell'Rt e l'apertura delle scuole

Nel corso della conferenza stampa, il Governatore Luca Zaia ha commentato l'aumento dei casi in Veneto: "L' Italia si sta colorando di arancione, noi rispetto ai parametri nazionali stabiliti dal Dpcm non siamo ancora in arancione ma abbiamo un Rt che è inevitabilmente salito alla luce dell'aumento delle relazioni sociali a seguito delle buone temperature e delle scuole aperte. Io penso che una correlazione con l'apertura delle scuole ci sia e lo dice tutta la letteratura scientifica, la riprova è anche il fatto che molte delle regioni che sono in difficoltà oggi hanno aperto esattamente 22, 23 giorni prima di noi le scuole."

Sul tema, è intervenuto anche il Direttore Generale della Sanità in Veneto, Luciano Flor, confermando che ci sono i segnali di una ripresa della malattia da coronavirus: "Dobbiamo ragionare seriamente su cosa fare, stiamo monitorando andamento malattia, se si stabilizza sui numeri di oggi, continuiamo con le operazioni di prevenzione a tutti i livelli da capacità di testare e fare tracing. Abbiamo gli stessi numeri di fine ottobre, non urliamo al lupo al lupo, ma siamo preoccupati".

La decisione sul tema delle scuole sarà presa in accordo con il Governo: "Se ci sono dati preoccupanti e si dovrà chiudere le scuole lo faremo, farà un'ordinanza solo se ci sono aspetti sanitari che lo impongono. Ci sarà un incontro col Governo, è stato chiesto un parere al Cts per le scuole che si deve tradurre in testo del Dpcm. L'approccio sulla scuola deve essere obiettivo e scientificamente sostenibile, scevro da condizionamenti ideologici", ha detto il Presidente.

Si accelera sui vaccini 

Flor è intervenuto anche in merito ai vaccini, annunciando: "Somministreremo tutti i vaccini che arrivano: abbiamo fatto la scorta dei 21 giorni per i richiami, possiamo quindi somministrare tutte le dosi che arrivano, abbiamo Pfizer e Moderna e fatto scorta anche con Astrazeneca, possiamo accelerare di molto con le somministrazioni".

Le dosi di siero somministrate finora sono 340mila e la Regione ha in frigo vaccini sufficienti per garantire altre 3 settimane di richiami, anche se non arrivassero altre forniture ed è in grado quindi di procedere con altre 370mila vaccinazioni