"Edilizia, il nuovo Regolamento dovrà essere più snello"

Il consigliere di Italexit, Maniezzo, annuncia battaglia: "Già presentate modifiche importanti sui tempi di rilascio delle autorizzazioni"

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ROVIGO

Il nuovo regolamento edilizio deve passare per la commissione ma c’è già chi promette battaglia. È Mattia Maniezzo, ex candidato sindaco del Movimento 5 stelle, ora unico consigliere comunale del neonato gruppo Italexit, il partito di Gianluigi Paragone, anche lui ex grillino. "Abbiamo proposto modifiche significative sia sui tempi di rilascio dei titoli edilizi (oggi completamente disattesi) sia sull’utilizzo della Scia (segnalazione certificata di inizio attività), in alternativa al permesso di costruire entro 60 giorni — annuncia Maniezzo —. Molte altre modifiche tecniche sono state messe nero su bianco per consentire una maggiore celerità e certezza nell’operatività sia degli uffici che dei professionisti e cittadini". Italexit Rovigo dunque ha provveduto a proporre modifiche significative al prossimo regolamento edilizio comunale, previsto per la prossima commissione. Un regolamento che tende, secondo il parere di Mattia Maniezzo, ad ingessare ulteriormente la già rigida situazione urbanistica cittadina. "L’edilizia è il volano di sviluppo di ogni città, confidiamo — continua Maniezzo — che gli uffici e l’amministrazione capiscano, altrimenti si assumeranno tutta la responsabilità delle grandi difficoltà che il regolamento produrrà per la crescita della città tutta". Urbanistica dunque ancora nel mirino dopo che a giugno dell’anno scorso i professionisti della città avevano gridato allo scandalo per il dato che nel 2019 nell’87 per cento dei casi le pratiche Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e Cila (Comunicazione inizio lavori asseverata) non erano stato immediatamente accolte per le tante richieste integrazioni. E che nel 10 per cento dei casi erano state respinte. Inoltre il tempo medio di espletamento delle pratiche era stato calcolato in 9 mesi. All’epoca gli Ordini professionali ritenevano che fosse tutto bloccato perché il nuovo dirigente, l’ingegnere Christian Scalabrin, in carica da luglio del 2018, sarebbe più puntiglioso dell’ex dirigente ora in pensione, l’architetto Giampaolo Ferlin. Era stato fatto presente in un incontro alla presenza dell’assessore che la situazione di stallo stava generando imbarazzo e danni economici e che rischiava di mettere in cattiva luce i tecnici che non riescono a dare risposte precise ai loro committenti. Ed ora che è in gestazione l’autorizzazione del nuovo regolamento l’urbanistica è di nuovo nel mirino.

Tommaso Moretto