L'elisoccorso in movimento
Rovigo, 27 agosto 2022 - I soccorsi con elicottero saranno più tempestivi ed efficaci, grazie al progetto di azienda Ulss 5 Polesana per aumentare il numero di piazzole di atterraggio dei mezzi. Da nove, quindi, a 22, entro la fine del 2022, che permetteranno di rafforzare la rete per l’Emergenza e Urgenza, diurna e notturna. Un progetto possibile grazie alla sinergia dell’Azienda Sanitaria locale e le Amministrazioni Comunali che hanno aderito all’offerta di spazi verdi per la creazione di piazzole adatte all’atterraggio dell’elisoccorso, favorendo tempestività e celerità delle operazioni di soccorso che, in molti casi, si è dimostrato di fondamentale importanza.
“Le caratteristiche del territorio impongono la presenza capillare di punti di soccorso ed emergenza. In tale direzione va l’impegno dell’Unità Operativa Complessa Suem 118 - ha spiegato il Direttore Generale dell’Azienda Ulss 5 Patrizia Simionato -. L’obiettivo è quindi potenziare gli snodi in cui portare soccorso in situazioni delicate ed emergenziali, motivo per cui le piazzole da nove, di un anno, fa diverranno ventidue”. Capofila dell’importante progettualità, che cambierà il volto degli interventi di soccorso lungo Adige e Po, è la Centrale Operativa Urgenza Emergenza Suem 118.
La rete sul territorio
Dopo Adria, Rovigo, Albarella, località Boccasette, Rosolina Mare, Trecenta, Porto Viro, Occhiobello e località Barricata, altre 13 saranno attivate, a Bergantino, Castelmassa, Ficarolo, Lusia, Badia Polesine, Villamarzana, Polesella, Villadose, San Martino di Venezze, Ariano nel Polesine, Porto Tolle, località Ca' Tiepolo, località Bacucco. “Grazie a questa progettualità si consolida l’attività diurna e notturna, dell’elisoccorso in tutta la provincia - ha confermato il Direttore del Suem Andrea Paoli - così da potenziare un servizio fondamentale per soccorrere e trasportare nella maniera più tempestiva ed efficace possibile le persone coinvolte in emergenze. Il servizio, infatti, garantisce non solo il prelievo e il trasporto del paziente dal territorio all’ ospedale, ma, se necessario, verso un centro di livello superiore, con atterraggio anche di notte nelle piazzole individuate nel nostro territorio” .