Rovigo, studentessa esclusa dal liceo

"Non abita in città", con questa motivazione il Paleocapa ha detto no all’iscrizione all’indirizzo sportivo

Rovigo, il liceo scientifico Paleocapa (Foto Donzelli)

Rovigo, il liceo scientifico Paleocapa (Foto Donzelli)

Rovigo, 18 febbraio 2020 - L’iscrizione di una studentessa di 14 anni all’indirizzo sportivo del liceo scentifico Paleocapa è stata rifiutata dalla scuola nei giorni scorsi. La bocciatura è stata una doccia fredda per la ragazza e per la sua famiglia. La motivazione della scuola, che ha varato alcuni anni fa il nuovo indirizzo, è legata al fatto che l’alunna che adesso frequenta la scuola media non abita nel capoluogo, paletto che viene applicato quando il numero delle richieste d’iscrizione supera quello dei posti previsti nella classe del nuovo indirizzo.

"Siamo rimasti senza parole – dice il padre, 50 anni, imprenditore – avremmo compreso una scelta legata al merito o a qualsiasi altro criterio, ma la motivazione che c’è stata fornita è assurda. Riteniamo che nostra figlia sia stata discriminata. Potevano fare un test d’ingresso od al massino un sorteggio. Ma una motivazione del genere resta per noi incomprensibile, è un atto gravissimo". L’indirizzo sportivo quando è partito era frequentato da un numero non elevato di studenti, si tratta per il momento di una classe sola. Il problema è nato proprio quest’anno. La scuola, come si legge nel sito del Paleocapa, ha inserito tra i criteri per l’accesso degli alunni nel caso di iscrizioni in esubero quello di essere residenti nella provincia, un requisito che la ragazza aveva, visto che abita in un paese ad una ventin a di chilometri dal capoluogo, insieme agli altri che sono richiesti per accedere all’indirizzo. Ovvero, come recita la delibera del consiglio d’istituto, avere un fratello che frequenta il liceo scentifico Paleocapa. Viene inoltre richiesto dall’istituto di indicare una seconda opzione al momento di fare la scelta. Questi criteri di precedenza sono diventati stringenti con l’aumento costante nell’ultimo periodo delle iscrizioni, arrivate a toccare un numero superiore a quello dei posti della classe che si aggira su 28 alunni.

"Ci siamo trovati davanti con l’aumentare del numero delle iscrizioni – spiega la dirigente scolastica Cristina Gazzieri – ad una situazione paradossale. Da qui la decisione sottoscritta dal consiglio d’istituto di inserire dei criteri di precedenza appunto nel caso di iscrizioni in esubero rispetto all’offerta dell’indirizzo. Se si verifica questa situazione possiamo accettare solo richieste che arrivano dal capoluogo. Ripeto è stata una necessità, una scelta obligata. Del resto il criterio della distanza dell’istituto dal luogo di residenza è un criterio adottato anche da altre scuole. Il ministero ci invita ad indicare alcuni criteri e noi abbiamo indicato quelli. Non ci sono altre possibilità perché non si possono fare test d’ingresso".

"Siamo andati alla riunione con preside e insegnanti – riprende il genitore – e quando ci hanno detto che nostra figlia era rimasta esclusa ci hanno invitato ad indicare un percorso alternativo. Sinceramente non abbiamo nemmeno capito di cosa si trattava. Mia figlia ritiene di avere subito un’ingiustizia, aveva desiderato con tutta sé stessa di frequentare quell’indirizzo. La ragazza ha voti che vanno dall’8 al 9 in tutte le materie, in educazione motoria va benissimo e ama da sempre fare sport, pratica da quando è bambina dal nuoto alla pallavolo. Adesso è molto amareggiata ma noi non abbiamo intenzione di arrenderci. Pretendiamo che la scuola renda pubblico l’elenco dei ragazzi che sono stati ammessi all’indirizzo per verificare se sono in possesso di tutti i requisiti richiesti. Siamo andati ad un’altro incontro con la scuola anche l’altro giorno, ci è stato detto che non possono rendere pubblico quell’elenco. Come mai? Questo mi chiedo. Devo dire la verità, in un primo tempo non ero favorevole alla scelta fatta da mia figlia. Ma ritengo giusto che siano loro a dover decidere il futuro che vogliono costruire. Adesso è diventata una questione di principio. Vogliamo che venga fatta chiarezza".