Esoform Rovigo, licenziamenti in vista. "Salviamo i posti di lavoro"

La questione lunedì in consiglio. La diocesi con i dipendenti

L’assemblea sindacale dei dipendenti dell’Esoform

L’assemblea sindacale dei dipendenti dell’Esoform.

Rovigo, 13 settembre 2019 - La presidente Nadia Romeo ha già convocato il consiglio comunale per parlare dei 43 licenziamenti alla Ecolab (ex Esoform) che seguiranno la chiusura dello stabilimento di Rovigo da parte della multinazionale che lo aveva acquistato nel 2011. Il consiglio sarà lunedì alle 18,15 a palazzo Nodari, in piazza Vittorio Emanuele II.

«Appena mi è arrivata la richiesta da parte di Cgil, Cisl e Uil ho annullato le commissioni bilancio e sociale che erano fissate proprio per lunedì — fa sapere Nadia Romeo —. Il lavoro ha la priorità su tutto. Devo dire che ho trovato il consenso anche di tutti i capigruppo d’opposizione. Questi operai hanno bisogno di solidarietà ma soprattuto di supporto e l’amministrazione comunale farà tutto il possibile. L’urgenza è massima». Poi la presidente ha spiegato come si svolgeranno i lavori.

«Daremo la parola ai sindacati, Cgil, Cisl e Uil e poi parleranno i consiglieri comunali — continua la socialista del Pd —. Dovremo mettere in campo tutto il nostro impegno parlando con la proprietà e cercare di capire quali sono le azioni da intraprendere per conservare i posti di lavoro, è questo l’obiettivo. Una questione che deve vedere il consiglio comunale unito perché stiamo parlando di lavoratori e famiglie». I sindacati hanno già chiesto anche un incontro al prefetto Maddalena De Luca e hanno informato la direzione dell’azienda di aver proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori ed hanno anticipato che in assenza di segnali concreti da parte della società proclameranno lo sciopero. Il gruppo Ecolab due anni fa ha acquistato una fabbrica in Francia che si trova a Sainghin-en-Mélantois, nei pressi di Lilla, non lontano dal confine con il Belgio, a 1.200 chilometri da Rovigo dove per la multinazioanale è più conveniente produrre per ragioni commerciali, sembra che i loro prodotti siano prevalentemente venduti in quell’area dell’Europa. Sulla vicenda intervine la diocesi di Adria - Rovigo.

«Rammarico – si legge nella nota – alla decisione da parte dell’azienda Ecolab (Ex Esoform) di chiudere lo stabilimento nella zona industriale». La diocesi manifesta dolore alla notizia dell’imminente avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 43 dipendenti. Esprime la propria vicinanza alle tante famiglie, a vario titolo, coinvolte. «La Diocesi – recita ancora il testo – guarda con apprensione alla situazione dei lavoratori chiedendo che venga messo in atto tutto ciò che è necessario per la loro tutela e per la loro dignità. Altresì esprime forte preoccupazione per la scelta di penalizzare questo territorio in favore di altri con scelte strategiche che delocalizzano le aziende e indeboliscono il tessuto socio-economico del Polesine».

 

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