Focolaio: trema la Casa albergo

Sono 46 gli ospiti e operatori positivi nella struttura per anziani di Lendinara. Risolto il giallo dei frigo per i vaccini, l’Usl: "Li abbiamo"

Antonio Compostella, direttore generale dell’Usl

Antonio Compostella, direttore generale dell’Usl

Rovigo, 28 novembre 2020 - Focolaio nella Casa albergo per anziani di Lendinara. Il numero di ospiti e operatori contagiati è salito in modo vertiginoso nelle ultime 24 ore. Ieri 5 ospiti e 4 operatori sono risultati positivi. Adesso la struttura conta 34 ospiti e 12 operatori contagiati. Proprio nei giorni scorsi il sindaco di Lendinara Luigi Viaro e la presidente della struttura, avvocato Tosca Sambinello, avevano fatto un quadro della situazione. Per precauzione era stato anche sospeso l’uso delle videochiamate, un ulteriore dolore per ospiti e familiari che così non possono nemmeno vedersi anche se a distanza. Drammatica comunque la situazione che riguarda anche le altre case di riposo. Tre i nuovi ospiti positivi nella residenza ‘Villa Agopian’ di Corbola. Un altro contagio ne ‘La Residence’ di Ficarolo, la situazione più pesante della nostra provincia con un totale di 45 ospiti e 3 operatori contagiati. Positivo un operatore del Csa di Adria e uno de ‘La Rosa dei Venti’ di Rosolina con un totale di 27 ospiti e 13 operatori positivi.

Si è alleggerito nelle ultime pre il quadro delle scuole. Ieri solo uno studente della secondaria di primo grado ‘Bonifacio’ di Rovigo è risultato positivo. Stabile a 118 il totale delle persone ricoverate. Di queste 94 si trovano in area medica Covid a Trecenta di cui 1 nuovo paziente, già risultato positivo nei giorni scorsi, ricoverato per il peggioramento delle condizioni e 1 paziente dimesso. 15 sono in terapia intensiva Covid a Trecenta e 8 in malattie infettive a Rovigo. Una donna si trova ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.

"Il Covid Hospital di Trecenta può ospitare fino a 300 persone quindi al momento il numero dei ricoveri non desta preoccupazione – ha spiegato il direttore generale Antonio Compostella –. Il vero problema è legato al personale che deve seguire i pazienti, motivo per cui è stato necessario ridurre alcune attività ospedaliere non urgenti. Attualmente nel Covid Hospital sono impegnati 190 tra infermieri e Oss e circa 40 medici. La maggior parte di questi proviene dall’Ospedale di Rovigo". Anche la gestione dei tamponi ha richiesto un aumento del personale dedicato a questa attività.

"Cerchiamo di garantire il maggior numero di attività ordinarie e ambulatoriali – ha spiegato –. Rispetto all’ondata precedente stiamo facendo molti più tamponi, questo significa anche maggior numero di operatori impiegati".

Sono 2.335 le persone attualmente positive in provincia e 2.715 quelle poste in isolamento domiciliare. 114 le nuove guarigioni che fanno salire il totale a 1.366. Per quanto riguarda la gestione del vaccino Anti-Covid in Polesine, per cui è prevista una fornitura di 28mila dosi a partire dal mese di gennaio, l’Usl 5 ha voluto chiarire che, nonostante il dato non fosse stato trasmesso nel piano del Commissario Arcuri, sono in possesso della strumentazione necessaria. L’azienda dispone di 8 dispositivi di conservazione che garantiscono la temperatura di -80°. Ogni frigo ha una capacità di circa 500 litri.

"Al momento alcuni sono già occupati da materiale biologico ma ve ne è uno completamente libero e potrebbe essere possibile liberarne un secondo – ha spiegato Compostella –. È comunque già partito un ordine per l’approvvigionamento di altri di questi contenitori".