Focolaio scuola Pascoli a Badia Polesine: i bambini in quarantena

Casi positivi nella st ruttura dell’infanzia di Badia Polesine: tutti in isolamento Dopo pochi giorni dalla campanella boom di contagi in numerosi istituti

Sono 449 gli operatori sanitari che hanno completato la profilassi vaccinale

Sono 449 gli operatori sanitari che hanno completato la profilassi vaccinale

badia Polesine (Rovigo), 24 gennaio 2021 - Picco di contagi nel mondo delle scuole. Finiscono in quarantena tutte le sezioni della scuola dell’infanzia ‘Pascoli’ di Badia Polesine a causa di alcuni casi positivi. La quarantena però interesserà altre sette classi in tutto il territorio polesano. Una terza della scuola primaria ‘Monsignor Mattioli’ di Rovigo; due seconde di una primaria di San Martino di Venezze; una prima ed una seconda della secondaria di Costa di Rovigo. Ancora, una sezione della scuola d’infanzia di San Martino di Venezze ed infine una classe terza della primaria ’Maini’ di Borsea, frazione di Rovigo.

Cresce ancora il numero dei decessi. Sono 5 le vittime nelle ultime 24 ore nella provincia che portano il totale dei morti a 347. Due di esse sono decedute in ospedale. Si tratta di un’anziana, 84 anni, residente in città. Era stata ricoverata in area medica Covid al San Luca di Trecenta. E di un anziano di 79 anni dell’Alto Polesine, era stato ricoverato nell’ospedale di Adria nell’area medica Covid. Sono 56 i nuovi casi positivi. C’è comunque un dato positivo. Scende infatti ancora il numero dei ricoveri, 89 in totale. Di questi 79 pazienti si trovano all’ospedale Covid dell’ospedale di Trecenta di cui 54 in area medica Covid e 16 in terapia intensiva Covid. Sono 9 i pazienti nel reparto di malattie infettive di Rovigo e 10 quelli in area medica Covid nel nosocomio di Adria.

E’ iniziata la somministrazione della seconda dose di vaccino. Sono 449 gli operatori sanitari che hanno completato la profilassi vaccinale. L’azienda Usl ha pianificato di effettuare altre 560 somministrazioni della seconda dose. Riguarderanno 160 operatori sanitari e 400 nelle residenze sanitarie assistenziali. Al momento sono state sottoposte alla prima dose 7.476 persone di cui 3.600 sono ospiti e operatori delle case di riposo e 3.876 operatori sanitari dell’azienda Usl 5 del territorio e delle strutture private accreditate. Tra le case di riposo interessate dalla campagna vaccinale anche l’Iras.

"A breve dovremmo iniziare il secondo giro di vaccinazioni – ha confermato Luca Avanzi direttore della struttura –. Riteniamo questa campagna molto importante perché permetterà anche di valutare una riapertura alle normali visite. Prima di aprire vogliamo però attendere che anche i familiari siano vaccinati. Attualmente questi incontri sono limitati soprattutto per via della normativa nazionale. Pur comprendendo il bisogno delle famiglie di incontrare i loro cari per noi la prudenza è fondamentale, abbiamo visto quanto rapidamente può espandersi il contagio quando un singolo caso entra nella struttura. Il momento è difficile e bisogna avere ancora pazienza". L’adesione del personale è stata buona. "Su 240 operatori solo 12 hanno deciso di non vaccinarsi – conferma Avanzi –. Accettiamo la decisione ma confidiamo che queste persone con il tempo cambino idea e ne comprendano l’importanza".