Francesca Cipriani vittima di stalking. Il pm chiede due anni per l’ex tronista

Ecco la richiesta di condanna per l'ex tronista accusato di stalking nei confronti di Francesca Cipriani

Francesca Cipriani

Francesca Cipriani

Rovigo, 17 giugno 2020 - Il pubblico ministero Marika Imbimbo ieri ha chiesto una condanna di 2 anni per Marco Pavanello, accusato di stalking nei confronti della coetanea Francesca Cipriani, 35 anni. Lui, ex tronista che ha lavorato anche a Rovigo per una società di cliniche per curare i denti; lei personaggio televisivo nota per aver frequentato l’entourage dell’ex presidente del consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.

E proprio di questo si è parlato ieri di fronte al giudice Laura Contini quando è stato ascoltato l’imputato. "Aveva un telefono senza telecamera, senza niente, che poteva suonare a qualsiasi ora del giorno e della notte e lei si preparava perché da lì a poco arrivava a prenderla una macchina che la portava da Berlusconi — ha raccontato Pavanello—. Il motivo principale della fine della nostra storia è stato questo perché mi sentivo il terzo incomodo". I fatti risalgono ad un periodo a cavallo tra il 2012 e il 2014. Ieri Pavanello ha spiegato di aver conosciuto la sua ex a Milano nei corridoi degli uffici della società di Lele Mora per la quale lavoravano entrambi. Infatti stiamo parlando di personaggi del mondo dello spettacolo che comparivano spesso in televisione.

"Era coinvolta in un processo pesante, quello con Berlusconi, ed era provante per lei poi ha avuto un periodo di crollo psicologico — ha detto Pavanello —, tutte le olgettine, come devo chiamarle non lo so, avevano smesso di lavorare, lei era sempre a casa e non guadagnava. Una abituata ad apparire e ed avere un certo tenore di vita, allora le sono venute le crisi d’ansia". Così l’imputato ha spiegato il contesto nel quale avvenivano i litigi tra di loro. Infatti i lividi di lei, finiti nei referti medici, Pavanello li ha spiegati così: "Lei non si rendeva conto ma quando era agitata e in ansia si dimenava e si buttava per terra da sola. Potrebbe esserseli procurata da sola perché si buttava per terra".

In particolare l’ultimo episodio sarebbe successo il giorno di Pasqua del 2014. Pavanello ha raccontato che gestiva un ristorante che aveva nella cucina del tartufo la sua specialità e si trovava sotto il proprio appartamento nel Padovano dove aveva ospitato la Cipriani che avrebbe letto un messaggio di una donna sul telefono del fidanzato: erano degli auguri con l’aggiunta di una faccina ed un bacino. Questo avrebbe fatto imbestialire la Cipriani che secondo Pavanello avrebbe così deciso di procurarsi da sola dei lividi buttandosi per terra ripetutamente. Sarebbe stata portata in ospedale proprio a seguito della sceneggiata che avrebbe fatto una volta scesa al piano del ristorante. Questo secondo l’imputato ma solamente martedì prossimo si saprà se è riuscito a convincere il giudice Contini che in quell’occasione leggerà il dispositivo della sentenza.