Frode fiscale, meccanico abusivo: officina sequestrata a Occhiobello

I finanzieri hanno provveduto a confiscare tutta l’attrezzatura oltre comminare una sanzione pecuniaria

Occhiobello, 21 ottobre 2021 - Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo, al termine di un controllo fiscale eseguito nei confronti di un meccanico abusivo completamente sconosciuto al fisco, hanno proceduto al sequestro di una vera e propria ‘autofficina non autorizzata’ gestita da un cittadino italiano residente nel medio Polesine. Il servizio, frutto di una mirata attività investigativa svolta, rientra tra gli obiettivi strategici assegnati alla Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali nei settori delle imposte sui redditi e dell’Iva, demandati alle componenti territoriali del Corpo.

I finanzieri di Occhiobello sul ponte del Po
I finanzieri di Occhiobello sul ponte del Po

In tale ottica, i finanzieri della Tenenza di Occhiobello e del Gruppo di Rovigo hanno individuato un imprenditore sospettato di lavorare in nero oltre che esercitare abusivamente l’attività di autofficina in assenza delle previste autorizzazioni di natura amministrativa ovvero senza che il titolare avesse presentato le previste comunicazioni all’Agenzia delle Entrate per richiedere l’attribuzione di partita iva necessaria per l’esercizio dell’attività d’impresa. Nel settore delle autoriparazioni, infatti, lo Stato, per il tramite delle Camere di Commercio, verifica che l’imprenditore che intende avviare l’attività di manutenzione, riparazione, installazione di parti meccaniche su automezzi a motore deve essere in possesso di determinati requisiti professionali, morali ed economico-finanziari.

Il controllo fiscale avviato, pertanto, da un lato è stato rivolto a determinare il reddito e il volume d’affari conseguito nell’ultimo biennio dal meccanico abusivo e dall’altro a verificare la correttezza delle autorizzazioni amministrative richieste dalla particolare normativa di settore. In tale ultimo ambito, attesa l’assenza dei previsti requisiti autorizzativi, i finanzieri polesani hanno provveduto a sequestrare l’intera autofficina, con tanto di attrezzatura e ponte elevatore per le autovetture. All’autore delle violazioni è stata comminata una sanzione pecuniaria da euro 5.164,00 a euro 15.493,00. L’intervento ispettivo, tuttora in corso, dovrà poi determinare l’ammontare dei ricavi sottratti alla tassazione che verrà segnalato, per i previsti recuperi d’imposta, alla competente Agenzia delle Entrate.