Rovigo, con la telecamera al quiz per la patente. Furbetto nei guai

Pachistano filmava le domande e le trasmetteva ad un amico in attesa delle risposte

CON LE MANI NEL SACCO I carabinieri mostrano il materiale sequestrato Il giovane si era attrezzato con una felpa bucata e lo smartphone

CON LE MANI NEL SACCO I carabinieri mostrano il materiale sequestrato Il giovane si era attrezzato con una felpa bucata e lo smartphone

Rovigo, 28 novembre 2017 - Trasmetteva le domande fuori dall’aula dove si sosteneva esame per conseguire la patente. Lo smartphone nascosto nella felpa, che era stata appositamente bucata, riprendeva il tabellone dove venivano proiettati i quiz e trasmetteva all’esterno le domande in attesa di ricevere le risposte da un ‘amico’. I carabinieri hanno denunciato un pachistano, 33 anni, residente in provincia di Brescia che era venuto alla motorizzazione di Rovigo proprio per svolgere l’esame della patente.

Dopo aver occultato uno smartphone sotto i vestiti, grazie ad un foro che aveva praticato nella felpa, aveva posizionato l’occhio della videocamera in modo tale da inquadrare il monitor sul quale erano proiettati i quiz da risolvere per superare l’esame di teoria. Il sistema permetteva quindi di tramettere le immagini all’esterno dell’aula in maniera che un complice potesse poi comunicargli, attraverso un auricolare trasparente e senza fili, le risposte esatte da scrivere. Un artificio che gli avrebbe consentito così di superare in modo brillante il test ‘azzeccando’ tutte le domande. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Insospettito perché il candidato non parlava nemmeno una parola d’italiano, l’esaminatore si è avvicinato con la scusa di scambiare qualche parola con il giovane che, come aveva immaginato, ha fatto scena muta. Era evidente che non riusciva a capire una parola di quello che gli stava dicendo l’esaminatore che a quel punto ha fatto due più due.

E ha chiesto l’intervento dei carabinieri. I militari dell’Arma, una volta arrivati sul posto, sono entrati nell’aula dove si stavano svolgendo gli esami e si sono fatti indicare qual era il ragazzo. A quel punto lo hanno invitato ad alzarsi e hanno perquisito il pachistano scoprendo l’ingegnosa truffa che sono grazie all’occhio attento dell’esaminatore non è andata a segno. Hanno quindi sequestrando tutta l’apparecchiatura che aveva utilizzato. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno denunciato così per truffa il 33 enne residente in provincia di Brescia. L’uomo si era presentato presso la sede provinciale di Rovigo della motorizzazione in via del Lavoro per sostenere l’esame di teoria per il conseguimento della patente di guida. Il nuovo esame della patente B è stato introdotto nel 2013, anno in cui sono state apportate una serie di modifiche all’iter previsto per affrontare l’esame di teoria, ottenere il foglio rosa e superare l’esame di pratica.

L’iter di base è rimasto comunque lo stesso. Si comincia con una prova di controllo delle conoscenze teoriche, i celebri quiz della patente, superati i quali chi vuole prendere la patente affronterà una prova utile alla verifica delle capacità e dei comportamenti del conducente su strada, ovvero l’esame di guida. Il 2013 è stato un anno di importanti cambiamenti per l’esame di guida. Dal 19 gennaio 2013, infatti, sono entrate in vigore le nuove norme per l’esame imposte dall’Unione Europa e dal nuovo Codice della Strada. Dall’ 1 dicembre 2013 sono entrati in vigore i nuovi quiz per la patente, si tratta di una versione aggiornata e migliorata dei precedenti, a livello quantitativo e qualitativo.