Rovigo, furti nei garage, la firma della baby gang

Il racconto dei testimoni del colpo rafforza questa ipotesi

Una residente mostra i garage presi di mira dai ladri in via Marmolada (Foto Donzelli)

Una residente mostra i garage presi di mira dai ladri in via Marmolada (Foto Donzelli)

Rovigo, 9 agosto 2019 - La firma di una baby gang nel raid messo a segno mercoledì scorso alle 5 di mattina nei garage di alcune palazzine di via Marmolada, questa l’ipotesi sulla quale si stanno orientando le indagini. I predoni hanno forzato le serrature per poi rubare due biciclette e articoli di abbigliamento di un certo valore.

E’ la testimonianza di una delle vittime, una donna straniera, ad aver messo gli investigatori su questa pista. «Nel mio garage – ha affermato – hanno aperto un armadietto e si sono presi due giubbotti di piccola taglia e due paia di scarpe di marca. Inoltre hanno bevuto del tè da alcune bottigliette che tenevo in deposito. Visto quello che hanno fatto e come si sono mossi penso sia immediato ipotizzare che fossero dei ragazzini». Ma anche altri indizi convaliderebbero questa pista che riapre la ferita sulla baby gang che imperversava in piazza XX Settembre con un quartiere finito sotto ostaggio tra spaccio sotto i portici del Tempio della Rotonda, ragazzi che ascoltavano musica a tutto volume ad ogni ora e avanzi di cibo testimonianza di veri e propri bivacchi notturni. La stessa apprensione che stanno vivendo adesso i residenti del quartiere Tassina, finito a sua volta nel mirino. Il modus operandi è sotto al lente di ingrandimento dei carabinieri.

I ladri hanno scavalcato il portone automatico che porta ai garage delle palazzine e una volta entrati hanno preso di mira una quindicina di box, puntando a fare incetta di materiale di valore. Per forzare le porte hanno bucato la lamiera all’altezza delle serrature, ma prima hanno praticato dei piccoli fori alla base dei basculanti per vedere cosa ci fosse dentro e selezionare la refurtiva. In un garage hanno portato via due biciclette del valore di circa 2mila euro, mentre in un altro si sono impossessati dei giubbotti e delle scarpe. Malauguratamente per loro però, un residente che era uscito sul terrazzo a fumare una sigaretta li ha visti ed ha chiamato i carabinieri. All’arrivo dei militari le due biciclette sono state scaraventate sui binari della linea ferroviaria Rovigo-Chioggia che delimita la via, un espediente per poi riprenderle. Ma stavolta è andata male perché sono scappati in fretta e furia, lasciando aperti alcuni basculanti. Quanti erano? «Io ne ho visti tre – ha riferito l’uomo del terrazzo –. Ma forse ce n’era un quarto a fare da palo». Per le vittime dei raid, alla rabbia per quanto è accaduto, si è aggiunta la beffa di dover riparare le serrature dei basculanti danneggiati. Un residente ha chiamato subito una ditta specializzata pagando a sue spese. «Sistemare una serratura – ha precisato un operaio – costa dai 250 ai 350 euro».

La spedizione della baby gang rende quanto mai attuale l’allarme che aveva lanciato nei giorni scorsi dai banchi del consiglio comunale Benedetta Bagatin, esponente del Pd. «Ci sono minori senza fissa dimora che circolano in città – le sue parole –. Il Comune intervenga prima che qualcuno approfitti di loro». Bagatin aveva ricevuto una serie di segnalazione dai cittadini e dall’Usl 5. I minorenni sarebbero stati visti frequentare la comitiva di adolescenti che ha come punto di ritrovo il piazzale della Rotonda. «Dormono nella zona della stazione», le sue parole.