Gay bacia il compagno, sfregiato

Pegoraro: “Un gesto vile, frutto dell’ignoranza”

Foto di repertorio

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Rovigo, 21 aprile 2015 - Lo scorso sabato sera, in corso del Popolo un ragazzo gay è stato oggetto di una violenta aggressione da parte di un uomo che gli avrebbe lanciato un bicchiere ferendolo in pieno volto mentre baciava il suo compagno davanti al bar ‘Cogheto’. Lo si legge in una nota di Matteo Pegoraro, consigliere nel vicino comune di Solesino (Padova) ed esponente della comunità gay, che spiega: “Alla coppia di ragazzi va tutta la mia vicinanza in un momento così difficile, ma anche la stima e l`ammirazione per non aver abbassato la testa e aver vissuto il proprio amore alla luce del sole, seppure in un territorio dove spesso tutto ciò che si discosta dal comune modo di vivere viene guardato con diffidenza e sospetto. L`amore di questi due ragazzi, visibile nonostante il pericolo concreto di discriminazioni e violenze come quella subita”, prosegue Pegoraro.

Pegoraro nel 2013 si era candidato a sindaco suscitando le ire di un sacerdote che l’aveva accusato di commettere peccato mortale e di rovinare il nome del paese perché gay, “è molto più coraggioso di mille cortei, e dimostra quanto poco le istituzioni locali, specie nella zona del polesine e della bassa padovana, abbiano fatto e stiano facendo per educare i cittadini e le famiglie alle differenze, al rispetto dell`altro, alla lotta contro omofobia e transfobia; una politica omertosa che spesso finisce per tutelare solo le opinioni di chi si batte il petto in difesa della famiglia tradizionale additando i gay come malati e fomentando l`intolleranza. Mi auguro - conclude Pegoraro - che le autorità identifichino al più presto il colpevole di questo gesto vile, frutto di ignoranza e paure”, conclude il consigliere, “ma soprattutto spero che la città di Rovigo e i comuni vicini si stringano attorno ai due ragazzi dimostrando loro solidarietà ma soprattuto sostenendo una battaglia di civiltà in cui ognuno, e la politica in primis, deve necessariamente fare la sua parte”.