Occhiobello, siglato il patto di gemellaggio con San Benedetto Po

La cerimonia formale al parco della Rotta, un impegno che si lega al fiume Po

I partecipanti dei due comuni al cippo della rotta del 1951

I partecipanti dei due comuni al cippo della rotta del 1951

Occhiobello, 18 giugno 2022 – Una firma che unisce due territori, tra passato, presente e futuro legato al fiume Po. La cerimonia per la firma del patto di gemellaggio con San Benedetto Po (Mantova) si è svolta alla presenza dei due sindaci, amministratori dei due territori e rappresentanza delle associazioni di volontariato. L’evento si è svolto nel parco della rotta, nei pressi del cippo dedicato all’alluvione del 1951, fatto storico in cui la popolazione di Occhiobello venne soccorsa dai barcaioli di San Benedetto Po.

Il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi che ha ricordato: “San Benedetto Po rappresenta per noi il partner ideale per la costruzione di una nuova amicizia che, nata 70 anni fa per dare conforto a un’emergenza, continuerà nel futuro a generare scambi culturali ed economici fruttuosi per un sviluppo comune, in modo particolare per il turismo lento sul quale le nostre amministrazioni stanno puntando. Il legame tra i nostri paesi – ha continuato il sindaco – è iniziato in un momento storico caratterizzato da tristezza e disperazione di migliaia di polesani che si sono visti in pochi minuti portar via dall’acqua le cose più care che avevano, affetti di ogni tipo. I barcaioli di San Benedetto Po hanno portato volontariamente una luce di speranza in quella tragedia, e questo gesto resterà per sempre emblematico per la nostra terra”.

Il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna ha sottolineato la consonanza fra i due Comuni affacciati sul grande fiume: “In nome delle nostre somiglianze, il mio augurio è che la giornata di oggi non si riduca mai a mera formalità, ma che sia occasione di conoscenza e di crescita. Siamo in un momento storico critico, in cui la guerra è tornata, qui vicino a noi: favorire un sempre maggiore senso civico tra comunità e una più profonda propensione e apertura verso l’altro è quindi più che mai fondamentale per lavorare per la pace”. Poi l’atto formale della firma del documento di gemellaggio, i punti cardini saranno promozione dei rispettivi patrimoni storici, artistici e culturali, collaborazione fra le comunità, scambi fra le istituzioni scolastiche e le realtà associative, oltre a scambi di natura turistica, culturale, economica e professionale.

Dopo l’esecuzione degli inni nazionale ed europeo, gli amministratori si sono scambiati doni e, a suggello della giornata, si sono recati al cippo commemorativo della rottura degli argini nel novembre 1951. Sono intervenuti alla cerimonia anche i sindaci dei ragazzi Aurora Melega per Occhiobello e Pietro Gatti per San Benedetto Po, l’assessore ai Gemellaggi di San Benedetto Po Vanessa Morandi che ha auspicato il coinvolgimento delle scuole e dei ragazzi nella costruzione di nuove relazioni. L’assessore Lorenza Bordin ha dato lettura del discorso di Laura Bella, assessore al Gemellaggio, impossibilitata a essere presente, ma entusiasta di “essere una di quelle giovani che sarà il futuro di questo gemellaggio”. Alla cerimonia era presente una delegazione di cittadini di San Benedetto Po, tra cui Cesare Manzini, presidente del club nautico Il fortino, gruppo erede dei barcaioli soccorritori durante l’alluvione in Polesine.