Rovigo, gemelli muoiono insieme a pochi giorni di distanza

Gli 80enni Aldo e Vito Bonetti per decenni hanno gestito il market di Castelmassa

I gemelli Aldo e Vito Bonetti, 80 anni

I gemelli Aldo e Vito Bonetti, 80 anni

Castelmassa (Rovigo), 29 dicembre 2018 - E’ inutile fare finta di niente: la vita di ciascuno, in un piccolo paese di provincia scorre, nel bene e nel male, fianco a fianco a quella degli altri. Umori, amori, sensazioni, profumi e odori, gioie e dolori. Sentimenti che, lo si voglia o meno, sono condivisi. In qualche caso involontariamente, molto spesso semplicemente, per una questione meramente fisiologica. In altri casi – e non sono pochi – per empatia. Nata dalla frequentazione, dalla conoscenza, dalla naturale simbiosi che si afferma giorno dopo giorno, anno dopo anno, fino a quando un rapporto, anche tra persone apparentemente lontane, diventa un legame consolidato.

Questo sentire è tipico ritrovarlo proprio nei piccoli paesi della nostra provincia. Paesi all’interno dei quali si mescolano legami, parentele e forti amicizie, conoscenze speciali e rapporti occasionali ma mai sconosciuti. Paesi in cui si nota l’arrivo di un nuovo concittadino o la partenza di altri. Paesi in cui viene metabolizzato anche in modo comunitario il lutto per la morte di figure che di comunità così piccole sono stati per anni dei punti di riferimento. A Castelmassa, in questi giorni, a breve distanza l’uno dall’altro, sono morti due fratelli. Anzi, due gemelli: Aldo e Vito Bonetti, entrambi di 80 anni, e titolari per lunghi decenni del negozio di alimentari a due passi dalla scuola media Giacomo Sani.

Nel ricordo di chi li ha conosciuti, di chi li ha vissuti, si stagliano due uomini educati, sereni, aperti e disponibili. O come afferma il sindaco di Castelmassa Eugenio Boschini due «mai sopra le righe». Due uomini fisicamente pressoché identici. E talmente legati tra loro da decidere di affiancare anche le proprie esistenze professionali all’interno del medesimo negozio, condividendo una vita di lavoro, con tutto quel che ne consegue: compreso l’affiatamento e la confidenza con la gente di Castelmassa che frequentava il loro negozio, gente che ormai li conosceva bene e non li confondeva.

Empatia fra di loro ma anche con un intero paese. Empatia testimoniata dalla reazione addolorata, triste e al tempo stesso affettuosa di tanti abitanti di Castelmassa appena venuti a conoscenza della morte di Vito, l’ultimo dei due gemelli ad andarsene. I ‘pincini’, i panini prima della scuola, o la schiacciatina gigante, «o i ‘Goleador’ e le gomme da masticare», ricorda ancora il sindaco Boschini.

Per lui come per tanti altri era inevitabile fare un passaggio al negozio "dei gemelli" prima di entrare in classe. Se la loro ‘cioccolata con i pezzi di nocciola’ ha scandito per anni le mattinate dei giovani studenti di Castelmassa, si può ben dire che Aldo e Vito hanno contribuito concretamente alla crescita di intere generazioni. Aldo e Vito vivevano anche nella stessa casa, ma Aldo non era sposato, mentre Vito aveva moglie e due figli.

Chiuso il negozio erano soliti passeggiare uno accanto all’altro, parlando e confrontandosi, come hanno fatto per una vita. E insieme se ne sono andati. Aldo è morto meno di una settimana fa. Il funerale di Vito è stato celebrato ieri mattina, seguendo quella logica, magari poco scientifica e al limite dell’incredibile, che vuole che i fratelli gemelli stiano sempre e comunque insieme. In realtà entrambi erano ammalati da tempo, e la poesia in questi casi lascia spazio alla dura e cinica realtà della vita. Ma è bello pensare che, ovunque siano adesso, Aldo e Vito se la stiano raccontando come sempre, sereni come mai, guardando un piccolo mondo che hanno contribuito a rendere migliore.