Giacomo Lionello: chi era il bimbo morto a 5 anni

Il piccolo di Porto Viro ricoverato nei nosocomi di Adria, Chioggia e Padova dove è spirato. La prima diagnosi: "Gastroenterite". Il dolore della nonna

Giacomo Lionello aveva 5 anni

Giacomo Lionello aveva 5 anni

Porto Viro (Rovigo), 24 agosto 2021 - Il ministro della Salute Roberto Speranza manderà gli ispettori negli ospedali di Adria, Chioggia e Padova dopo la morte del piccolo Giacomo Lionello, bambino di 5 anni, residente a Porto Viro, deceduto lunedì mattina dopo essere stato visitato in tre diversi ospedali veneti, quello di Adria nella nostra provincia, nel nosocomio di Chioggia e alla fine in quello di Padova.

Analoga iniziativa verrà adottata dalla Regione Veneto. "Un’ispezione super partes, per ricostruire il percorso, sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare passaggi e cartelle cliniche" , annuncia il presidente Luca Zaia. "Davanti a una tragedia come questa – aggiunge il governatore del Veneto – non potevamo fare altrimenti. L’assessore alla sanità Manuela Lanzarin ha avviato gli accertamenti per fotografare subito la situazione. Immagino che altre autorità apriranno un fascicolo".

Il piccolo era stato visitato domenica mattina all’ospedale di Adria e dimesso con la diagnosi di gastroenterite. Come riferito dall’azienda sanitaria Usl 3 Serenissima, era stato poi ricoverato nel reparto di Pediatria nell’ospedale di Chioggia (Venezia) per il persistere dei sintomi e salvato in tarda serata "da un improvviso arresto cardiaco". A quel punto i medici avevano deciso per il trasferimento nel reparto di Terapia intensiva pediatrica di Padova, "ma nel frattempo si sono manifestati altri due episodi di arresto cardiaco, ripresi con le manovre rianimatorie".

Stabilizzato, il paziente era stato portato all’ospedale patavino alle 3 di notte, "prima di morire alle 7 per un ulteriore peggioramento delle sue condizioni". L’azienda sanitaria Usl 3 precisa che i sanitari avevano riscontrato problemi gastroenterologici e cardiaci ma non respiratori come era stato ricostruito in un primo momento.  Le indagini diagnostiche e autoptiche, sottolinea la dirigenza sanitaria veneziana, "sono attualmente in corso. Pertanto non è ancora possibile trarre conclusioni sulle cause della morte".

Per la nonna materna, Carla, il piccolo non soffriva di nessuna patologia. "Si è sentito male sabato notte – racconta in preda ad uno straziante dolore –. Il piccolo accusava continui episodi di vomito e a quel punto i genitori hanno deciso di portarlo in ospedale – ricostruisce la donna quelle ore drammatiche –. A Chioggia, la situazione domenica pomeriggio sembrava essersi stabilizzata. Alle 2 di lunedì notte, però, ho ricevuto una telefonata da mia figlia che mi avvertiva dell’immediato trasferimento di mio nipote a Padova per un improvviso e grave peggioramento che si era verificato". Poi il decesso, poche ore dopo.

"Il bimbo – precisa ancora la nonna – era risultato negativo al Covid". In queste ore grande la solidarietà del Polesine nei confronti della famiglia di Porto Viro. Messaggi sono stati postati su Facebook da numerosi sindaci.