Porto Viro, esce di casa e scompare. Ore d’ansia per i familiari

Il 76enne Giuseppe Fasanaro è scomparso dalla sua casa di Montegrotto Terme lo scorso mercoledì

Giuseppe Fasanaro, 76 anni, scomparso a Montegrotto Terme Il fratello vive da anni a Porto Virto, i familiari lanciano un appello

Giuseppe Fasanaro, 76 anni, scomparso a Montegrotto Terme Il fratello vive da anni a Porto Virto, i familiari lanciano un appello

Porto Viro (Rovigo), 1 settembre 2018 - Apprensione a Porto Viro per Giuseppe Fasanaro, 76 anni, scomparso da casa sua a Montegrotto Terme, in provincia di Padova, mercoledì. Lui vive lì e l’ultima volta che è stato visto stava uscendo dalla sua abitazione. Il telefono cellulare risulta spento dalla sera prima, martedì, l’ultima volta è stato acceso attorno alle 22 circa.

Sua nipote, Francesca, fa l’infermiera all’ospedale di Adria ed è la figlia di suo fratello Luigi che vive a Porto Viro. I due erano in contatto. Giuseppe andava a trovare il fratello anche per tirarsi su di morale per la morte della moglie Laura avvenuta a causa di un tragico incidente stradale. La figlia di Giuseppe, Perla, e la nipote Francesca sono estremamente preoccupate ed invitano chi può avere informazioni utili alla ricerca di contattare il numero 3249567066.

Sono stati avvertiti edella scomparsa i carabinieri di Montegrotto, Porto Viro e Padova. Anche una squadra dei vigili del fuoco di Rovigo sta aiutando nelle ricerche. I pompieri polesani si erano prodigati, martedì, anche nelle ricerche di una 39enne di Ronco (provincia di Verona) scomparsa da domenica. Si teme il peggio, per questo le ricerche si erano concentrate sull’Adige.

Tenendo conto di un probabile gesto estremo, e della corrente del fiume, da Legnago le ricerche si erano spostate a Badia Polesine con l’ausilio di gommoni. La 39enne di Ronco era uscita di casa domenica sera, ma non è più rientrata. L’allarme è scattato lunedì mattina con i militari dell’Arma e i vigili del fuoco di Legnago e Verona che si sono subito attivati. Sono stati chiamati anche gli operatori del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia.

Le ricerche lunedì sono state intensificate anche con l’esilio di un elicottero, ma fino ieri pomeriggio sono state senza esito. L’auto parcheggiata a ridosso dell’argine dell’Adige con all’interno la borsa e i documenti, sono però un indizio che fa pensare al suicidio.