Green pass: è corsa al tampone. Assalto alle farmacie a Rovigo

I titolari delle attività commerciali: "Boom di richieste in queste ore, la maggior parte per poter andare a lavorare"

"Prenotazioni tutti i giorni, il telefono squilla continuamente"

"Prenotazioni tutti i giorni, il telefono squilla continuamente"

Rovigo, 15 ottobre 2021 - A poche ore dall’inizio dell’obbligo del Green pass anche all’interno delle aziende, esplode la caccia ai tamponi nelle farmacie. A chiedere il test soprattutto cittadini non vaccinati. Ma i farmacisti confermano che sono ancora molti coloro che fanno i tamponi per partire per un viaggio o per semplici controlli. "L’aumento della domanda è stato incredibile – dice Fiorenza Cazzuffi della farmacia San Bortolo –. Abbiamo prenotazioni praticamente tutti i giorni e il telefono squilla continuamente per le richieste di altre prenotazioni. Abbiamo sempre effettuato il servizio, ma in questi giorni la domanda è sensibilmente aumentata. Tra coloro che lo richiedono la maggior parte sono persone che non sono vaccinate e devono presentare il certificato a lavoro, ma ci sono anche cittadini che lo fanno per controllo o per effettuare un viaggio o semplicemente per entrare in ospedale".

L’aumento della richiesta ha comportato un grande impegno per le farmacie. "Abbiamo una zona a parte dove vengono effettuati i test – spiega –, poiché lo facciamo durante il normale orario di apertura. Questo servizio però richiede un lavoro aggiuntivo, motivo per cui abbiamo designato una nostra farmacista ad effettuare esclusivamente quello". In questi giorni non è raro notare all’esterno delle farmacie file di cittadini in attesa per poter effettuare il test. "La nostra attenzione nel soddisfare le esigenze dei cittadini nella gestione inerente al Covid è da sempre altissima – spiega Lucia Simeoni della farmacia Sant’Ilario –. Al momento però, data la richiesta elevatissima, continua e costante di eseguire i tamponi, non sempre riusciamo a far fronte a tutte le domande. Purtroppo ci capita spesso di dover dire di no e ci dispiace. Al nostro rifiuto percepiamo grande nervosismo da parte dei cittadini, che spesso arrivano già agitati a causa di questa necessità. A livello organizzativo non riusciamo ad accontentare tutti, il telefono squilla in continuazione e oltre alla telefonate arrivano richieste da vivo".

La difficoltà di molte farmacie è quella di riuscire a garantire anche i tradizionali servizi. "La farmacia deve anche lavorare anche per tutti gli altri servizi – specifica –. Se prima si operava in maniera fluida ora, a causa della situazione che stiamo vivendo da qualche anno, la mole di lavoro è notevolmente aumentata. Dobbiamo gestire la stampa dei Green pass, la pianificazione dei tamponi, la prenotazione dei vaccini. Tutto questo va a rallentare il normale lavoro, ovvero seguire il cliente che viene a chiedere farmaci o anche solo un consiglio. Ad occuparci dei tamponi siamo io e un collega. Dedichiamo ai test un’ora la mattina e una il pomeriggio, tutti i giorni tranne sabato e domenica. Questo però significa avere una persona in meno che lavora al banco, per cui ci siamo imposti un limite massimo di persone oltre il quale non andare". Tamponi che vengono chiesti per diversi motivi. "Sono soprattuto non vaccinati che hanno bisogno del Green pass – precisa –. Ma ci sono anche tantissime persone che lo devono fare per motivi di lavoro o perché dev ono viaggiare. Oppure perché devono prendere un treno o andare all’università".