Cicogna, da 18 anni in calendario. "Mai pensato ai ritocchi estetici"

Il modello di Badia si racconta: «Bastano palestra e vita sana»

Da 18 anni Guido Cicogna si spoglia per il calendario dedicato, in particolare, alle donne.

Da 18 anni Guido Cicogna si spoglia per il calendario dedicato, in particolare, alle donne.

Da 18 anni Guido Cicogna (35 anni) si spoglia per il calendario dedicato, in particolare, alle donne.

Anche quest’anno il modello originario di Badia Polesine, reduce dall’esperienza televisiva con Simona Ventura di Temptation Island Vip, il reality di Canale 5 prodotto da Maria De Filippi, è infatti uno dei protagonisti del calendario Male Models 2019, edito da Lorenzo Zanirato. Gli scatti sono invece quelli del fotografo Emanuele Morini.

Tra i corpi immortalati anche un altro grande ritorno, quello del 38 enne Francesco Allegra.

Guido, com’è cambiato il calendario maschile rispetto a 18 anni fa?

«Sicuramente gli uomini sono meno nudi rispetto ad un tempo. I corpi immortalati sono anche meno statuari, ma decisamente più provocanti. Nel tempo sono cambiate anche le donne, oggi il nostro calendario viene acquistato dalle ragazzine alle professioniste. Siamo così presenti nello spogliatoio della squadra femminile di qualunque sport, in quello delle operaie di fabbrica fino agli studi delle donne in carriera».

Il fisico della donna, come quello dell’uomo, cambia nel tempo. Eppure da 18 anni continui a fare calendari.

«Faccio tanto sport e cerco di mangiare bene. Sono costretto spesso a rinunciare alla birra, la mia grande passione. Non rincorro comunque la perfezione, non occorre essere infatti solo belli per attrarre una donna, bisogna avere soprattutto fascino che si acquisisce, anzi, anche con il passare degli anni».

Tra gli uomini va di moda il ritocchino. Ha mai pensato alla chirurgia estetica?

«Non ci ho mai pensato. Ma non sono comunque contrario. Se un uomo o una donna non sta bene con se stesso può pensare anche al ritocco. In particolare, se una donna si rifà naso e seno per acquistare sicurezza in se stessa, ben venga».

Ha ancora senso un calendario ai tempi di Instagram?

«Come esiste una forma di feticismo del libro cartaceo, in quota minore, esiste ancora per il calendario maschile. Continuiamo infatti a proporlo perché ce lo richiedono. Ad essere morto invece, in questi 18 anni, è lo star business del mondo dei tronisti. Oggi sei famoso perché hai tanti followers, non perché hai fatto qualcosa in particolare».

Un calendario, questa volta, all’insegna della solidarietà?

«Sì, abbiamo collaborato con l’associazione ‘Le mani italiane’ di Legnano (Milano). I gioielli che indossiamo nel calendario sono infatti stati realizzati, in collaborazione con la gioielleria Sartori di Nerviano, da un gruppo di ragazzi diversamente abili. Si tratta di giovani con la sindrome di down o autistici e d altre patologie che. grazie a questo progetto, si tengono impegnati e danno vita davvero a cose bellissime. Teniamo infatti davvero tanto a questo progetto e speriamo, grazie anche al calendario ( in edicola a partire da martedì) di dare loro una mano fungendo da vetrina».

Roberta Merlin