"Ho dovuto lasciare l’India E ora sono in quarantena"

Davide Mella, 31 anni, è tornato da Mumbai City, uno dei distretti più colpiti. Stava lavorando ad un film per una casa di produzione cinematografica.

Migration

Tornare in Italia in tempo di Covid -19 non è facile per le ferree regole che vengono applicate negli aeroporti legate alle misure di sicurezza. Ha vissuto questa esperienza Davide Mella, 31 anni. E’ tornato a Rovigo nei giorni scorsi da Mumbai City in India, un dei distretti più colpiti dal virus. Mella stava lavorando come capo di un’équipe ingaggiata dalla ‘Yash Raj Studios’, casa di produzione cinematografica indiana, per curare gli effetti speciali di un film.

Cosa ha fatto prima che scoppiasse la pandemia?

"Ho lavorato a Londra come tecnico esperto di effetti speciali per film americani a Hollywood e in quell’occasione ho lavorato per la pellicola di Spielberg ‘Ready player one’, e per Jurassik Word 2, entrambi avevano ottenuto la nomination agli Oscar per gli effetti speciali. In India ho vinto a febbraio il premio Bollywood dei Filmfare Awards, l’Oscar asiatico assegnato a Mumbai per gli effetti speciali di ‘War’. Il mio studio in India è composto da 150 persone ed io coordino il team che si occupa delle simulazioni formato da 10 persone"

Il Covid -19, che effetto ha avuto sul suo lavoro in India?

"Quando è dilagata l’epidemia ero a Mumbai e negli ultimi tre mesi ho lavorato da casa. Dal 26 marzo la città è andata in lockdown e da quel momento in poi io ed i miei colleghi abbiamo sempre operato con il telelavoro"

Come ha vissuto questa esperienza?

"In realtà bene perché con una connessione internet veloce il mio lavoro si riesce a fare lo stesso. Inizialmente ero preoccupato perché con un team di dieci persone l’interazione in presenza è fondamentale"

Quando ha deciso di partire per tornare in Italia?

"Il film al quale sto lavorando non è finito a causa dei ritardi dovuti proprio al Coronavirus. Ho deciso che era ora di tornare in Europa, vicino alla mia famiglia e alla mia fidanzata"

Com’è stato il viaggio?

"Avevo prenotato un po’ di voli ma alcuni erano stati cancellati varie volte. A quel punto mi ha aiutato il consolato di Mumbai che mi ha consigliato quale volo prendere tra quelli approvati dal governo, insomma sono riuscito a prendere l’aereo giusto. Gli aeroporti erano vuoti"

I controlli?

"All’aeroporto di Mumbai mi hanno controllato la temperatura e fatto firmare dei documenti coi quali autocertificavo di non essere entrato in contatto con persone contagiate, in aereo ho sempre tenuto la mascherina e quando sono entrato il cibo era già sul sedile perché il personale non si è mai mosso durante il volo"

Adesso lei è in quarantena, quanto ci resterà?

"Devo stare in casa 14 giorni dal mio arrivo, ho fatto l’esame sierologico che è risultato negativo e sono in attesa dell’esito del tampone".

Giuliano Ramazzina