I delitti perfetti della porta accanto

La scrittrice e giornalista Marzia Santella pubblica il suo nuovo libro, si intitola ‘Ostentata bontà’

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Ha pubblicato tre romanzi e una raccolta di racconti umoristici conquistando negli anni numerosi premi nei concorsi letterari nazionali. E adesso dà alle stampe ‘Ostentata bontà’, racconti tra noir e umorismo nero. Protagonista la scrittrice e giornalista Marzia Santella. Santella, nata ad Adria nel 1969, laureata in scienze politiche all’Università di Bologna, è scrittrice, giornalista pubblicista e imprenditrice, amministratore di Silvia Mode. "Ostentata bontà" è una raccolta di racconti. Le storie parlano di persone, persone comuni, quelle che tutti potremmo conoscere, ma loro faranno scelte motivate dai loro pensieri e desideri che li condurranno a macchiarsi di orrendi crimini. L’opera è stata pubblicata dalla casa editrice romana Writers Editor. "L’ispirazione che mi ha portato a scrivere queste storie è nata per caso – spiega Marzia Santella – ho notato nell’intercalare tipico del nostro dialetto, la presenza della morte. Sono scivolato sul tappeto, stavo per morire; c’era un’anta aperta del pensile per poco non morivo e così via. Possono sembrare banalità ma hanno suscitato in me un’inedita ispirazione a scrivere storie noir. Delitti ‘perfetti’, assassini insospettabili. Si tratta spesso di persone docili e inermi che sorprese o esasperate dagli avvenimenti si trasformano. Ecco che le personcine a modo che popolano i nostri paesi possono diventare carnefici, permeati spesso da un’aura speciale, da un filo d’ironia. Desidero ringraziare la Writers Editor e, in particolare l’editore Cristian Segnalini che ha accolto con entusiasmo la mia opera iniziando una collaborazione, tesi insieme, verso un futuro luminoso". Ecco, per la curiosità dei lettori, l’Inizio del racconto numero 11: Guglielmo. "Talvolta sembrava vivere in una dimensione tutta sua la Gioberta, aveva quel suo modo strano di inclinare la testa da un lato quando si soffermava a pensare, e lei pensava molto. Da adolescente, spesso, aveva temuto di finire in convento, non era femminile e carina quanto le sue tre sorelle. Lei era, come dicevano in tanti in paese, il brutto anatroccolo della famiglia. Ne aveva sofferto, Dio quanto aveva pianto la Gioberta ma poi... ". Il libro nelle librerie, fisiche e online nazionali, e sul sito della Writers Editor: www.shopwriterseditor.it.

Giorgia Brandolese