I figli tornano a stringere la mano ai genitori

Inaugurato il tunnel degli abbracci nella casa di riposo di Lendinara, momenti di commozione durante il taglio del nastro

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Gli ospiti della casa albergo per anziani di Lendinara potranno finalmente tornare ad abbracciare i propri cari. È stato inaugurato ieri il tunnel degli abbracci, una struttura che permetterà di nuovo di incontrarsi anche toccandosi, ma sempre in totale sicurezza. Un taglio del nastro colmo di emozione, dopo due mesi di grandi difficoltà a causa di un focolaio nato all’interno della struttura. "È stato un momento difficile e drammatico per noi – ha commentato la presidente Tosca Sambinello –. Il Covid è stato un flagello per i nostri anziani, che li ha costretti ad un lungo periodo di solitudine, negandogli la possibilità di coltivare gli affetti con i quali, prima del Covid, condividevano gran parte dalla quotidianità". La mancanza di contatto fisico è stato uno degli elementi più pesanti durante l’emergenza. "Ora però vogliamo pensare al futuro – continua –. Il calo della curva del contagio ci da una speranza e una spinta per ripartire più carichi di prima, sempre mantenendo alta la guardia contro un nemico ancora presente". I tunnel saranno due, potranno accedervi due parenti alla volta che avranno disposizione 15 minuti per salutare il proprio caro. "Vi sarà un protocollo da seguire e gli incontri andranno fissati attraverso un appuntamento – ha spiegato il direttore Vittorio Boschetti –. Il tunnel verrà sanificato dopo l’uso. Si partirà con gli ospiti che non sono mai stati positivi per estendere la possibilità a tutti gli ospiti della casa entro quattro settimane. La nostra speranza è di tornare alla normalità. Abbiamo superato la fase critica ma il Covid c’è ancora". Presente anche la presidente del comitato dei familiari Tatiana Travaglino. "Ci sono stati momenti di tensione, a causa dell’evoluzione impressionante della situazione – ha spiegato –, ma tutti hanno dato il massimo". Al taglio del nastro ha partecipato anche il sindaco Luigi Viaro, ancora in fase di ripresa dopo la malattia. "Non eravamo preparati a questa situazione straordinaria – ha detto –. La mia esperienza mi ha portato ancora di più a comprendere cosa si prova in questi momenti di difficoltà. La vera malattia è stata la mancanza di contatto personale. Tornare a lavorare iniziando proprio da questo evento ha un grande significato. Significa valorizzare davvero ciò che conta, l’aspetto umano. Questo taglio del nastro è un simbolo, ci togliamo queste catene di dosso. La ripartenza ora va fatta insieme".

Agnese Casoni