"I nostri bambini giocano tra i camion"

Forte protesta in via Quarto, i residenti: "Continuo passaggio di tir, buche e avvallamenti. Pericoloso anche uscire di casa

Nicodemo Simonetta, professore in pensione, denuncia con forza

Nicodemo Simonetta, professore in pensione, denuncia con forza

I residenti della frazione di Sarzano esasperati dal continuo passaggio dei camion lungo via Quarto. La strada porta ad una fabbrica produttrice di pavimentazioni, da anni presente nella zona. La via è costeggiata da numerose case, grazie anche all’espansione negli anni della zona residenziale. Da molto tempo i cittadini lamentano disagi a causa dei camion che rovinano l’asfalto, credano profondi solchi e buche. Ma i bisonti sono anche pericolosi per chi si affaccia sulla via ed in alcuni casi hanno bloccato l’ acceso al quartiere. "Abito qui da 45 anni – spiega Nicodemo Simonetta, professore in pensione –. Da sempre il transito dei mezzi pensati ha creato forte disagio, ma ultimamente è diventato un fenomeno insostenibile". Auto che devono tornare indietro, poiché il passaggio, a causa dei mezzi, diventa impossibile. Ma anche forti disagi per chi passeggia, passa in bicicletta o esce di casa sulla strada. "Un giorno ho visto alcuni bambini giocare per strada, i camion li hanno sfiorati – prosegue Simonetta –, non è accettabile convivere con questa situazione". La via è molto stretta e già il solo incrocio di due auto rende impossibile il transito. Ma a preoccupare è anche l’aumento del numero di ciclisti, dopo la creazione della pista ciclabile. "A seguito di una lunghissima attesa, si è finalmente completata la pista ciclabile che collega Sarzano al quartiere della Commenda e quindi alla città – recita la petizione lanciata dai residenti –, ma il perdurare del passaggio del traffico pesante su queste vie strette e tortuose rappresenta un pericolo costante per ciclisti e pedoni. Chiediamo pertanto che si ponga attenzione a questa annosa questione in modo da trovare la soluzione con la realizzazione del tratto di strada necessario a deviare il traffico pesante. La deviazione sulla strada principale, presso l’ospedale civile di Rovigo, è prevista nel piano regolatore regionale da oltre quarant’anni". Secondo i residenti è una questione di tutela della salute. "Chiediamo la piena realizzazione dei principi della nostra costituzione – scrivono i firmatari – che prevede la preminenza dell’interesse pubblico sull’interesse privato. La nostra Costituzione tutela la salute di tutti i cittadini, e sostiene la priorità del bene comune su quell’individuale. Siamo fiduciosi che si possa fare di tutto per attuare questo breve tratto al più presto possibile. La prevenzione degli incidenti è, in un certo senso, un obbligo costituzionale". Agnese Casoni