I vicini hanno scardinato il garage: "Lei era nell’auto quasi senza sensi"

Sono stati i primi a prestare soccorso alla donna: "Abbiamo visto del fumo uscire dalla porta basculante.. Rosangela era ancora cosciente, ma molto debole". Diversi inquilini del condominio: "Litigavano spesso"

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"L’abbiamo vista nell’auto, quasi senza sensi". I vicini di casa hanno salvato Rosangela Dal Santo dal suicidio. Una serata, quella di martedì, che ha sconvolto le famiglie del condominio di via Mayer, costituito da otto appartamenti. Erano le 20,30 e uno degli inquilini, Fabrizio Conte, era uscito per la consueta passeggiata con il proprio cane: "Stavo rientrando quando mi sono accorto che da un garage al piano seminterrato fuoriusciva del fumo nero e si sentiva il rumore di un’auto accesa. Anche altri vicini lo hanno sentito: eravamo io, Lorenzo Zanchetto e Davide Garavello. Abbiamo utilizzato un ‘cric’ per auto per cercare di alzare la porta basculante e siamo riusciti a scardinarla ed aprirla. Dentro – racconta – c’era un forte odore di monossido da scarico. All’interno, dentro l’auto, abbiamo visto Rosangela e subito l’abbiamo portata fuori, cercando di rianimarla: era ancora cosciente, anche se molto debole e in stato confusionale. Nel frattempo avevamo telefonato ai carabinieri che sono giunti poco dopo insieme all’ambulanza del Suem. I sanitari l’hanno soccorsa e trasportato in ospedale". Sul successivo ritrovamento del corpo senza vita di Costantino Biscotto, lo stesso Conte aggiunge: "Una cosa sconvolgente, siamo rimasti senza parole. Con la coppia ci si salutava, lui magari si soffermava maggiormente a dialogare, mentre lei è più riservata. Andavano a lavorare, ci si vedeva saltuariamente". Dalle testimonianze di altri vicini emergono le liti frequenti dei due, pare per motivi legati a gelosia.

"Martedì effettivamente quando mi sono svegliato – spiega Damiano Cosio, un altro vicino dello stesso palazzo di via Mayer – ho notato che il furgoncino di Costantino era fermo nel parcheggio, fatto strano in quanto solitamente lui partiva presto per il suo lavoro di rappresentante, lei invece lavora in una stireria vicino a Rovigo. Nel corso della giornata non ho sentito nulla di particolare, che facesse presagire a un’aggressione o altro". Cosio conferma che il clima, nella coppia, non era sereno: "Purtroppo, si sentivano quasi ogni sera litigi spesso vivaci, ma poi finiva tutto lì. Chi pensava potesse accadere una tragedia tale?".

I fatti sono avvenuti in un quartiere residenziale di recente realizzazione denominato ‘Polesella 2000’, vicino alla piazza municipale, dove diverse sono le famiglie non originarie del paese e che hanno trovato appartamenti in affitto. Nella tarda serata di martedì alcuni residenti, che hanno voluto rimanere nell’anonimato, sono usciti di casa alla spicciolata, attratti dai lampeggianti delle volanti e delle autopompe dei vigili del fuoco: "L’uomo? Ultimamente girava con un furgoncino per lavoro, era una persona che non disdegnava parlare con gli altri, mentre lei è più riservata. Per una piccola comunità tranquilla come la nostra è fatto sconvolgente".

Mario Tosatti