"Il bonus docente è andato solo in strumenti informatici"

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Un ritorno in presenza giusto, purché all’insegna della prudenza, per Antonella Davì (foto), maestra elementare e madre di due figli in età scolare.

Approva il ritorno in aula subito dopo le vacanze pasquali?

"Sono favorevole, sia come madre sia come insegnante. Sono contenta che i miei figli possano tornare in presenza anche se la grande, che va alle superiori, inizia andando a giorni alterni. Il piccolo, che invece frequenta le medie, può andare in aula tutti i giorni".

Com’è stato ritrovarsi a insegnare da casa, con due figli in dad?

"Non il massimo, la didattica a distanza non è come quella in presenza. Abbiamo dovuto attrezzarci per fornire un dispositivo a ciascuno. Negli ultimi due anni ho impiegato il bonus docenti per acquistare apparecchiature informatiche".

Secondo lei il rischio di contagio sui trasporti pubblici è diminuito?

"Oggi (ieri, ndr) sono a casa dal lavoro, quindi ho potuto accompagnare mia figlia a scuola. Di solito prende l’autobus. Ho notato che il distanziamento viene fatto rispettare e, a differenza di prima, ci sono posti a sedere, in modo da non toccare le superfici stando in piedi. In tante altre città sono stati trovati dei mezzi non sanificati a dovere, forse è per questo che chi può li evita".

Come docente si sente sicura a ’salire’ di nuovo in cattedra?

"Insegno a una seconda elementare: occorre mantenere l’allerta sempre alta. Il rischio di prendere il virus c’è sempre, ma ho fatto il vaccino. La scuola è un ambiente abbastanza sicuro, il problema sono gli assembramenti nella vita privata".

g. c.