"Il contratto si annulla se si interviene subito"

Come spiega Erika Zanca della Lega Consumatori, se si firma qualcosa di non voluto, c’è tempo per il recesso

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Sicuramente gli anziani sono la categoria più colpita dalle truffe. A dirlo è Erika Zanca (in foto) della Lega consumatori. "Nonostante ormai già da anni sia noto il fenomeno delle truffe sotto vario genere – contratto luce gas non voluto, pentole a casa, la truffa del finto addetto Enel – e se ne parli molto, quella degli anziani resta la categoria la più colpita". L’esperta spiega le ragioni: "Nonostante il metodo dei truffatori sia sempre quello, gli anziani tendono ad aprire la porta. Ma i contratti non richiesti possono essere annullati se presi per tempo. Quello che va per la maggiore e che ritorna a cadenza ciclica è il venditore porta a porta che dice ‘le lascio un catalogo’. I furti, le rapine e altri reati penali non sono invece risolvibili così facilmente. E ci pensano le forze dell’ordine".

Praticamente sempre, spiega Erika Zanca, il truffatore è un ragazzo giovane o una ragazza: "L’aggancio è ‘mi firmi che le ho lasciato il catalogo, sa mi prendo le provvigioni, mi servono i soldi per studiare, devo dimostrare di aver lasciato giù il catalogo a più persone possibile. Ma nel foglio che viene lasciato c’è un impegno di spesa che supera sempre i 3mila euro. Ed è proprio un contratto che dice ‘io mi impegno a spendere tot’". La referente della Lega consumatori si occupa soprattutto della zona dell’Alto Polesine e fornisce anche qualche numero. "Per truffe del falso contratto abbiamo ricevuto oltre 60 segnalazioni. Alcuni si sono rivolti a noi, altri hanno mandato avanti i figli e poi si sono arrangiati — racconta Erika Zanca —. I contratti non richiesti di luce e gas non saprei come quantificarli, ma quelli sono i più semplici da risolvere. Basta applicare la clausola del ripensamento. Ma lì, spesso l’azienda alle spalle non è truffaldina come il venditore. Mentre nel caso della vendita porta a porta anche l’azienda alle spalle ha un carattere truffaldino perché oggi si chiama con un nome e poi cambia nome perché nel frattempo ha dichiarato fallimento". Per l’assistenza i tempi sono fondamentali. "L’importante è attivarsi in maniera tempestiva — spiega Erika Zanca —. Una volta che l’utente si è accorto bisogna immediatamente segnalare, per l’annullamento del contratto ci sono 14 giorni di tempo se la firma è stata apposta fuori dai locali commerciali. Anche se sono trascorsi c’è da attivarsi comunque, non appena si ha preso conoscenza del problema. E l’importante è non ritirare mai la merce". Pochi casi invece di anziani truffati online. "Perché non usano il mezzo", spiega la consulente di Lega consumatori. "I giovani invece incappano in truffe soprattutto per telefoni e viaggi".

t. m.