Influenza 2018 Rovigo, il direttore dell'Ulss. "Fate come me, vaccinatevi"

"Virus aggressivo, pronte già 60mila dosi"

Il direttore generale dell’Ulss 5, Antonio Compostella (Foto Donzelli)

Il direttore generale dell’Ulss 5, Antonio Compostella (Foto Donzelli)

Rovigo, 8 novembre 2018 - Sarà un’influenza più aggressiva del solito quella che con i primi freddi costringerà a letto anche migliaia di polesani. L’Ulss 5, anche quest’anno, consiglia dunque di sottoporsi alla vaccinazione per prottegersi, almeno in parte, dagli effetti del tanto temuto mal di stagione. In Polesine sono già arrivate le prime 60 mila dosi del  vaccino tetravalente (52 mila consegnate già ai medici di base)  contro i doppi ceppi A e B, gratuiti per gli over 65, le donne al terzo trimestre  di gravidanza, bambini,  persone con deficit immunitari, donatori di sangue,  personale sanitario e di polizia. Il vaccino è comunque consigliato a tutti e si può acquistare in farmacia con una decina di euro, rivolgendosi al proprio medico di base per la somministrazione.

Esenzioni
Esenzioni

A dare il buon esempio, ieri mattina, in Cittadella sanitaria, è stato proprio il direttore dell’Ulss 5 Antonio Compostella, durante la presentazione della campagna anti influenzale 2018-2019 si è infatti sottoposto alla profilassi. Nella stagione passata il sistema di sorveglianza della Direzione regionale Prevenzione aveva stimato in Veneto un totale di 465.037 casi di influenza, e così quest’anno la Regione ha messo a disposizione 100mila dosi di vaccino in più.

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Quest’anno il virus influenzale atteso è abbastanza aggressivo - ha fatto sapere Compostella - la Regione ci ha dunque fornito il vaccino quadrivalente per i doppi ceppi A e B, lo scorso anno invece avevamo a disposizione il trivalente. Il virus però si è modificato, diventando più aggressivo, dunque anche il vaccino è stato rinforzato per fare fronte all’attesa epidemia influenzale». Lo scorso anno erano state 60 mila le dosi acquistate per la popolazione a rischio residente in provincia con una copertura di circa il 65% della popolazione a rischio (75% il valore di copertura indicato dalla Regione, ma difficilmente raggiungibile). «Dopo una passata flessione vaccinale - ha spiegato il direttore dell’Ulss 5-  dove la copertura era scesa al 58% , lo scorso anno è  risalita al 65%, l’obiettivo di questa stagione è aumentare ancora la copertura delle persone a cui il vaccino è  raccomandato.

L’Ulss 5 è  stata lo scorso anno l’azienda sanitaria veneta con una percentuale di personale vaccinato più alto (circa il 65%), un buon esempio e una garanzia per i nostri pazienti. L’idea per il futuro è infatti quella di un bollino sul camice di infermieri e medici che indichi appunto l’avvenuta vaccinazione, a garanzia di chi ha contatti con il sanitario in questione». «Una persona sana che si vaccina contro l’influenza protegge se stessa e i soggetti a rischio - ha spiegato la direttrice del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Giovanna Casale -. consiglio dunque il vaccino ai familiari e a chi è a contatto con persone ad alto rischio di complicanze».«Lo scorso anno - ha aggiunto Compostella - sono stati 10 i morti per complicanze relative al virus i influenzale, un numero esiguo rispetto all’alto numero di contagi». Quest’anno sarà data maggiore attenzione ai donatori di sangue che saranno infatti sottoposti gratuitamente al vaccino al fine di garantire la sicurezza delle trasfusioni. «Di influenza si può morire - ha concluso il direttore dell’Ulss 5 -, molto di più rispetto al virus della West Nile, ecco perché consiglio a tutti di vaccinarsi».