Morti negli Istituti polesani di Ficarolo, Mantovani a processo

Un paziente aggredì due ospiti della struttura. Loro morirono e per la Procura qualcuno doveva vigilare

Mauro Mantovani

Mauro Mantovani

Rovigo, 16 febbraio 2017 - Il giudice per le indagini preliminari, Pietro Mondaini, ha emesso decreto di giudizio immediato per omicidio colposo nei confronti di Mauro Mantovani, legale rappresentante degli Istituti Polesani di Ficarolo. Il 10 aprile alle 9 Mantovani è invitato a comparire al tribunale di Rovigo, in composizione monocratica, per l’udienza. A chiedere il giudizio per omicidio colposo nei confronti di Mantovani era stato il pubblico ministero Davide Nalin, il 29 luglio scorso.

L'avvocato Marco Linguerri di Bologna ha chiesto e ottenuto il rito immediato per saltare l’udienza preliminare. Mantovani ora è in attesa di giudizio per le morti avvenute nell’ottobre del 2014 di Riccardo Tammiso e Pierpaolo Nonnis, ospiti della struttura di Ficarolo, dove soggiornavano nel nucleo 11. I due erano stati aggrediti da Davide La Noce, che era sottoposto ad indagini nell’ambito di un procedimento penale poi sospeso. Anche La Noce era un ospite del nucleo 11 degli Istituti Polesani e gli inquirenti ritengono che i decessi siano conseguenza delle sue aggressioni.

Ma l’imputato, in questo procedimento, è Mantovani, «per negligenza, imprudenza, imperizia e per colpa specifica, consistita nell’omettere di adottare le misure tecniche e strutturali necessarie ad evitare il prodursi di eventi dannosi o pericolosi nei confronti dei pazienti degenti, riconducibili ad azioni lesive poste in essere da pazienti a danno di altri pazienti». I magistrati entrano nello specifico. «In particolare, all’interno del nucleo 11 di predetto istituto, ove erano ricoverati pazienti affetti da patologie psichiche di varia natura - si legge nel decreto che Mantovani - ometteva di adottare ed installare strumenti di video sorveglianza ed ometteva di commissionare i lavori necessari per dimensionare le stanze di degenza, ampliando la misura delle porte di accesso, in modo tale da consentire agli operatori sanitari in servizio la vigilanza dei pazienti, idonea a prevenire eventi autolesivi o eterolesivi».

Le persone offese sono i familiari dei due morti a causa delle aggressioni subite mentre erano ospiti della struttura. Il fratello di Riccardo Tammiso, Enrico, adriese di 56 anni, residente a Rovigo. Mentre per Pierpaolo Nonnis sono i suoi parenti sardi, di Carbonia: Luigi Cesare Nonnis, 57 anni, Marilena Nonnis, 61 anni, Raimondo Giacomo Nonnis, 53 anni e Giovannina Dessì, 90 anni.

I processi legati agli Istituti Polesani sono diversi. Oltre ai due omicidi, 10 dipendenti della struttura vennero arrestati per maltrattamenti su ordine della stessa procura, quella rodigina, che stava indagando per truffa. Sotto la lente di ingrandimento della procura erano finiti anche i finanziamenti regionali alla struttura privata che sono arrivati, negli anni, dalla Regione tramite l’Ulss 18. l tribunale di Rovigo l’anno scorso ha prosciolto Mantovani dalle accuse di abuso d’ufficio e di esercizio abusivo della professione per la questione accreditamento.