Istituto lager, arresti domiciliari per nove dipendenti

Gip e Riesame li rimandano a casa Si sono autosospesi da lavoro, gli Istituti Polesani puntano al licenziamento di Caterina Zanirato

Istituti Polesani, i maltrattamenti nella clinica lager

Istituti Polesani, i maltrattamenti nella clinica lager

Rovigo, 12 luglio 2014 - Nove su dieci dei dipendenti degli Istituti Polesani che erano stati arrestati lo scorso 20 giugno sono tornati a casa. Escluso Orazio Tiberio Muriana, che ha seguito un iter giudiziario diverso, tutti gli altri ora si trovano agli arresti domiciliari, nelle loro bitazioni, con le proprie famiglie, alcuni di loro proprio a Ficarolo. La revisione della misura cautelare per sei di loro è arrivata direttamente dal giudice Carlo Negri, come risposta all’istanza di scarcerazione presentata dopo la richiesta dei dipendenti di una sospensione da lavoro.

Si tratta di Candida Visentini, 47 anni, di Ferrara; Elena Chieregato, 34 anni di Lendinara; Monica Soriani, 47 anni, di Trecenta (difese d’ufficio dall’avvocato Barbara Destro), Daria Furini, 36 anni, di Trecenta; Tiziano Gaio, 62 anni, di Ficarolo (difeso dagli avvocati Barbara Destro e Marco Petternella); Gianni Balzan, 41 anni, di Salara (difeso dall’avvocato Canzio Bonazzi). «Purtroppo i nostri assistiti hanno potuto presentare la richiesta di sospensione da lavoro solo ora — spiega l’avvocato Petternella —, perché purtroppo non sono riusciti a comunicare dal carcere e inviare tutti i documenti prima. Abbiamo lavorato da subito per richiedere l’aspettativa».

Soddisfatto di aver ottenuto i domiciliari anche Bonazzi: «Stavamo iniziando l’udienza del Riesame — spiega —, quando ci è arrivata notizia dell’accoglimento del gip della nostra istanza di scarcerazione. Abbiamo quindi rinunciato al Riesame, avendo ottenuto ciò che volevamo. Ora vedremo se muterà il quadro complessivo della vicenda, in modo da chiedere un’ulteriore riduzione della misura cautelare». Per gli altri arrestati, Lisa Simonetti, 32 anni, di Ficarolo (difesa dall’avvocato Ivan Agnesini); Lorena Cannizzaro, 25 anni, di Ficarolo (difesa da Orazio Di Stefano); Marisa Visentin, 55 anni, di Megliadino San Vitale (difesa da Monica Malagutti), i domiciliari sono arrivati su decisione del tribunale del Riesame.

«Sono state accolte le nostre istanze — spiega Agnesini — e siamo soddisfatti. Ora ragioneremo a mente serena come proseguire. La mia assistita tornerà dalla sua famiglia, poi valuteremo». Stessa posizione per Di Stefano: «Aspettiamo che venga impostato il processo. Intanto spero che la mia cliente trovi un po’ di serenità. Non temiamo atti intimidatori: se ha sbagliato pagherà, davanti alla legge».

Caterina Zanirato