L’ultima chiamata alla moglie, poi la tragedia

Giancarlo Buoso, 64 anni di Polesella, è rimasto schiacciato dal trattore con cui era impegnato nei campi di sua proprietà

La casa di Giancarlo Buoso

La casa di Giancarlo Buoso

di Tommaso Moretto

ROVIGO

Un imprenditore agricolo di 64 anni, Giancarlo Buoso, è morto ieri mattina restando schiacciato sotto il trattore che stava conducendo, a Polesella, nella frazione Bersaparola. Lascia la moglie ed un figlio. Non è ancora chiara l’esatta dinamica dell’incidente, avvenuto su un terreno di proprietà della vittima, in aperta campagna. L’uomo è morto per dissanguamento, avendo riportato la rottura dell’arteria femorale. A trovare il cadavere nei campi è stata la moglie, che non aveva avuto più notizie del coniuge. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i tecnici dello Spisal e carabinieri della stazione di Polesella. Non ci sono dubbi, si tratta di una morte accidentale tant’è che il sostituto procuratore Maria Giulia Rizzo, informata dei fatti dalla polizia giudiziaria, non ha disposto autopsia né sequestri ed ha consegnato il corpo alla famiglia che potrà disporne per organizzare il funerale.

La sequenza è molto chiara anche alle forze dell’ordine che naturalmente avevano raccolto subito le testimonianze, a partire da quella della moglie del defunto. I coniugi si erano sentiti al telefono alle 9,30 circa quando la signora era fuori casa e lui nei campi in quanto unico titolare dell’attività agricola che esercitava nei propri terreni, dietro casa. Era iscritto a Confagricoltura ma senza cariche societarie. In pratica uno dei tantissimi piccoli imprenditori autonomi della provincia, coltivava seminativi e non aveva dipendenti. Non godeva di ottima salute però, aveva già avuto diversi problemi. Ieri mattina, comunque, è salito sul proprio trattore per lavorare e alle 9,30 era senz’altro vivo poiché ha parlato con la moglie al telefono. La signora però, tornata a casa, l’ha cercato e l’ha trovato già morto dissanguato sotto il mezzo agricolo. A quel punto sono intervenuti il personale del Suem 118 e naturalmente anche i carabinieri che si sono portati dietro lo Spisal (servizio di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro). Non è emerso nulla che potesse ingenerare dubbi o sospetti sulla dinamica descritta. Non c’erano testimoni. Si è trattato con ragionevole certezza di un drammatico incidente. La frazione Bresaparola di Polesella si estende a valle della riva destra del Canalbianco, molto più vicina ai Comuni di Bosaro e ad Arquà che al centro di Polesella. Si tratta di una zona abbastanza isolata di case sparse, ben distanziate.

Non è la prima volta che, in Polesine, un agricoltore muore schiacciato dal proprio trattore per un tragico incidente. Era il 26 giugno del 2013 quando un 54 enne di Badia è morto mentre era intento a preparare fieno per essiccarlo e si trovava sull’argine dell’Adige quando ha perso il controllo del mezzo che è finito in mezzo a un campo di mais. L’uomo è rimasto intrappolato sotto il trattore ed è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e i carabinieri che si sono occupati del caso per decretare presto che non era successo null’altro che un tragico incidente.