L’appello sulla Zls: "Non perdiamo tempo"

Rettore (Cna): "Vogliamo capire al di là delle carte come sarà possibile avere benefici". E il mondo agricolo sta a guardare

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ROVIGO

"Faremo in modo che le imprese possano vedere la Zls come un momento di crescita". Matteo Rettore, segretario provinciale degli artigiani Cna commenta la firma avvenuta a Roma lunedì scorso del protocollo tra Regione Veneto e Ministero del Sud e della Coesione territoriale, per mano del governatore Luca Zaia e del ministro Mara Carfagna. Una notizia che è rimbalzata nel mondo economico polesano stagnante e preoccupato a causa della pandemia. Possiamo definirla una scossa che risveglia le speranza di rilancio del tessuto produttivo? Secondo Rettore, si tratta sicuramente di un passaggio importante. "Lo è – spiega – perché mette al sicuro rispetto alle voci che si erano diffuse sul possibile fallimento del progetto che invece va avanti coi tempi della burocrazia italiana. Adesso – aggiunge – a noi interessa capire bene a valle del protocollo come sarà possibile scaricare i vantaggi previsti dalla Zls".

Come dire che bisogna passare all’incasso dopo mesi e mesi di tira e molla. "Come associazione – rilancia Rettore – ci candidiamo a dare grande attenzione a tutte le imprese del territorio che nei 16 comuni target possano dare vita ad un nuovo insediamento o ad un ampliamento cogliendo quindi l’opportunità per rilanciare la propria produzione. Bisognerà capire – osserva Rettore – quali altri vantaggi ci siano, la possibilità di accedere a finanziamenti dedicati alle aree interne, alla possibilità di rinnovare macchinari e i processi produttivi". Se le piccole e medie imprese sono già in moto, un effetto positivo dalla Zls si profila anche nel settore agricolo, strategico in Polesine. Settore che già vede un possibile business nell’agroindustria . E non solo. "Le aziende agricole – rileva Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Rovigo – non godranno alcun beneficio diretto dalla Zls, ma un ritorno però potrebbe essere ottenuto nelle 16 zone target dal punto di vista agroindustriale mediante precisi investimenti. Le società di trasformazione dei prodotti presenti sul territorio diventano un assist per la nostra agricoltura". Per Silvio Parizzi, direttore di Coldiretti Rovigo, invece la Zls rappresenterà una scossa per l’economia polesana.

"Lo sarà per tre motivi: – specifica - Il primo riguarda l’attività di trasformazione di prodotti vedi orticoltura e frutticoltura; il secondo è relativo a logistica e trasporti che la Zls vuole rafforzare . Da noi sono scarsi e il settore primario subisce la concorrenza di altri paesi più avanzati come la Spagna. La velocità di raggiungere i mercati con prodotti freschi è fondamentale per essere competitivi. Infine il Polesine potrà ridurre il gap digitale: internet e fibra significano collegamenti veloci per l’agricoltura". Resta una sola incognita: il consumo del suolo. Parizzi mette le mani avanti. "Il Veneto è la seconda regione italiana per consumo di suolo – conclude – non vorrei che la Zls fosse l’occasione per aumentare il consumo di suolo agricolo a favore di attività industriali".

Giuliano Ramazzina