Rovigo, lavori a San Pio X. "Transenne, ci hanno murato nei negozi"

Cresce la protesta per il cantiere, commercianti esasperati. I residenti: «I bambini rischiano di essere investiti»

Maria Albina, lavora da 30 anni come parrucchiera «Ci hanno dimenticato»

Maria Albina, lavora da 30 anni come parrucchiera «Ci hanno dimenticato»

Rovigo, 22 novembre 2019 - Commercianti di San Pio X in rivolta per i lavori in corso. Sono in molti a lamentarsi per la mancanza di comunicazione sull’ inizio lavori. Forte in questi giorni il calo dei guadagni con i clienti che non riescono più ad arrivare fino ai negozi tra ruspe e transenne. «Lavoro come parrucchiera da 32 anni – racconta Maria Albina del salone Maria –. È vero che i lavori andavano fatti ma stanno creando un fortissimo disagio. La nostra attività è stata penalizzata – prosegue – hanno rotto i cavi della telefonia quindi siamo tagliati fuori dalle comunicazioni. Finiti i lavori sarà necessario sistemare e risolvere i danni fatti».

«Sinceramente i lavori in corso non mi toccano – interviene un altro esercente della zona – non abito in zona e per lavoro ci sono saltuariamente». «Bisogna accelerare con i tempi – secondo Federico Zamboni – in modo da terminare prima possibile. Per la fine della prossima settimana contiamo di raggiungere l’altra condotta. È necessario rinnovare le reti perché sono vetuste. I lavori vanno fatti per garantire la sicurezza dei cittadini».

«Le transenne – raccontano Paola e Paolo Andrioli della fioreria Fiorissimi – rendono particolarmente difficile l’accesso alla nostra attività. A quanto pare la strada resterà aperta per poco poi lo chiederanno di nuovo. Grazie al consigliere comunale leghista Lorenzo Rizzato siamo riusciti a farci ascoltare dall’amministrazione comunale. In questa situazione l’incrocio è molto pericoloso, si rischiano gravi incidenti poiché la vista è parecchio limitata per le macchine. Addirittura il passaggio pedonale per i bambini non è più percorribile, una mamma ha contattato i vigili ma nulla è cambiato. Ci vorrà più di una settimana per rifare il centro dell’incrocio, speriamo che la polizia municipale intervenga. C’è una disorganizzazione generale. Sono cadute le transenne di plastica di notte e sono dovuti intervenire i residenti per sistemarle. Ci sono pochi cartelli e danno indicazioni sbagliate, menomale che per ora non è successo niente. C’è stata una grave mancanza di comunicazione fra vigili urbani e commercianti della zona. Addirittura alcune strade sono state chiuse solo per fare parcheggiare i camion dei lavori la sera. Siamo abbondati a noi stessi, inoltre c’è una grave mancanza di rispetto della proprietà privata di noi commercianti. Va bene fare i lavori ma non a queste condizioni. Quando c’era il sindaco Bergamin in poche ore riuscivano ad aprire la strada. Ci vuole più coordinamento fra amministrazione e ditte private. Noi continuiamo ad avere spese eppure abbiamo un grande danno economico, soprattutto perché nessuno ci aveva avvisato».

«Se uno deve finire i lavori - commenta Mauro Stecca del Crai - il problema più grande è la pioggia, il resto non conta. Sarebbe stato meglio chiudere la strada è fare una deviazione per ovviare tutti i problemi, soprattutto quelli organizzativi». «È da lunedì – racconta Marisa Martini, edicolante da 32 anni– che ci mobilitiamo a causa del disagio che siamo subendo. Avevamo molte transenne, passava solo un auto con tanto di divieto di accesso. È stato quasi impossibile per noi andare al lavoro e in chiesa, ma anche accedere alle scuole. Siamo a rischio continuo di incidenti. Si è creata una situazione paradossale: ci saremmo regolati se ci avessero avvisati prima».

«Lunedì hanno recintato la zona – racconta Franco Ruzzante della pasticceria Camilla – ci hanno ingabbiati e ci siamo dovuti attivare chiededendo supporto all’amministrazione comunale. Il problema è la comunicazione fra la ditta e l’amministrazione, si sarebbe potuto fare meglio. Non mi aspettavo un intervento di questa portata senza informazione preventiva». «Da lunedì – spiega Flavia Guaraldo, barista – hanno bloccato tutta la via senza specificare quando avrebbero finito. Siamo sette attività in 200 metri, sono tante per San Pio X e tutti abbiamo subito forti disagi. La titolare mi ha detto che non era stata avvisata. Nessuno ha parlato dell’organizzazione dei lavori e noi esercenti perdiamo clienti. Bisognerebbe anche rifare la segnaletica».

«Noi abbiamo un’attività commerciale – racconta Piero Scarparo, della pizzeria La Spiaggia –, difficilmente si accede con i lavori. Il problema più grave è che non ci hanno avvisati. Se ce l’avessero detto prima ci saremmo organizzati. I lavori vanno fatti ma non a queste condizioni. Mercoledì sera abbiamo venduto solo 30 pizze, il 60% in meno del solito».