MARIO TOSATTI
Cronaca

Rovigo: estate di blitz contro il lavoro in nero

Sul territorio polesano diverse le attività risultate irregolari riscontrate dalla Guardia di finanza. Individuati 28 lavoratori completamente irregolari. Molte le sanzioni

importante il lavoro dei finanzieri contro il lavoro nero

Importante operazione dei finanzieri contro il lavoro nero (foto di repertorio)

Rovigo, 22 ottobre 2024 – Un duro colpo nella lotta contro il lavoro irregolare: la Guardia di finanza di Rovigo ha avviato numerosi accertamenti, nel corso della appena conclusa stagione estiva, che hanno visto il coinvolgimento di tutti i Reparti operanti su tutto il territorio polesano (oltre al Gruppo di Rovigo, operano anche le Tenenze di Loreo, Adria, Occhiobello e Lendinara). Nel complesso, nel quadrimestre estivo sono stati eseguiti ben 44 interventi che hanno portato alla individuazione di 46 lavoratori irregolari di cui 28 completamento in nero. Numerosi e diversi fra loro gli ambiti sottoposti a controllo a cominciare da quello della ristorazione, pubblici esercizi (bar, gelaterie e altro), edilizia, commercio all’ingrosso e al dettaglio, agricoltura, manifatturiero, servizi alle imprese.

Le maxi sanzioni previste

Le irregolarità rilevate sono state di diverso genere e vanno dalla mancata assunzione dei lavoratori, al pagamento con mezzi di pagamento non tracciati, ovvero alla mancata istituzione del libro unico del lavoro. In almeno 12 controlli è stata applicata la maxi sanzione per la mancata assunzione del lavoratore a fronte delle quali sono previste sanzioni con importi variabili a seconda dei casi. Nel dettaglio dai 1.950 euro ai 11.700 euro per ciascun lavoratore non assunto trovato intento al lavoro ovvero da 3.900 euro a 23.400 euro per ciascun lavoratore qualora l’impiego in nero si sia protratto per oltre i trenta giorni. In tali casi è stata inoltrata comunicazione alla Direzione Territoriale del Lavoro di Rovigo, per l’eventuale sospensione dell’attività imprenditoriale, trattandosi di impiego di lavoratori in nero nella misura pari o superiore al 10% del personale identificato all’atto dell’accesso.

Le aree del Polesine interessate

I controlli, in alcuni casi eseguiti in collaborazione con la Direzione Territoriale del Lavoro di Rovigo, hanno interessato numerose attività imprenditoriali su tutto il territorio provinciale. In particolare in due di queste, collocate rispettivamente nel Basso e nel medio Polesine, è stata registrata la maggior concentrazione di lavoratori irregolari (ben 11 sul totale) entrambi nel settore della ristorazione.