Lavoro nero, l’Arma chiude un centro massaggi

Sospesa temporaneamente dai carabinieri l’attività di un centro massaggi al civico 75 di via Mascagni. Durante un controllo lo scorso fine settimana i carabinieri hanno constatato che un dipendente cinese era in nero, cioè non era un vero e proprio dipendente non essendoci un contratto di lavoro regolare firmato da lui e dal datore di lavoro, anch’egli cinese. L’attività si chiama ’Centro Tuina’. Il titolare però ha pagato immediatamente la sanzione amministrativa di 500 euro e la posizione del dipendente è stata subito regolarizzata. Ora il titolare dovrà pagare una nuova sanzione di 1.800 euro entro sei mesi ma la sospensione dell’attività è stata revocata già lunedì a mezzogiorno. L’Eurispes ha calcolato che l’economia sommersa in Italia ha generato nel decennio 2007-2017, almeno 549 miliardi di euro l’anno. Tutti i settori, dall’agricoltura ai servizi, all’industria, nelle forme del lavoro nero continuativo, del doppio lavoro, del lavoro nero saltuario. Secondo l’Eurispes, il 54,5 per cento dell’economia non osservata è rappresentato dal lavoro irregolare, il 28,4 per cento dall’evasione fiscale da parte di aziende e imprese, il 16,9 per cento dalla cosiddetta economia informale. Secondo le stime Eurispes inoltre, ai 300 miliardi derivanti dal lavoro sommerso, si devono aggiungere 156 miliardi di euro di sommerso generati dalle imprese italiane.