Licenze di pesca, scontro sulle graduatorie

Il Consorzio aspetta da mesi quelle nuove ma per la Provincia prima va approvato un nuovo regolamento. Deciderà il Consiglio di Stato

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Colpo di scena nella vicenda delle concessioni di pesca nella Sacca di Scardovari. La possibilità di dare nuove licenze c’è. Basta scorrere le graduatorie esistenti. Ma i pescatori vogliono le graduatorie nuove, dove i nomi cambiano. La Provincia non si spiega il motivo.

Perché se l’esigenza è quella di forza lavoro, il problema sarebbe risolto.

"Sono mesi che abbiamo presentato le nuove graduatorie ma non ce le approvano", ribadisce Luigino Marchesini, presidente del Consorzio. Vogliono le liste nuove, dunque, i pescatori che ad aprile hanno le elezioni per il rinnovo degli organismi di rappresentanza delle 14 cooperative con circa 1.500 soci.

Nuovo capitolo di una guerra che vede da una parte il presidente della Provincia, Ivan Dall’Ara e la dirigente Maria Votta, e dall’altra, appunto, il Consorzio di Scardovari.

La vicenda è complessa. Ieri la sentenza del Consiglio di Stato ha procrastinato di nuovo la decisione, c’è ancora da capire se la questione è di competenza del tribunale amministrativo o no.

Ma per capire il cuore della faccenda sono necessari due passi indietro partendo dai diritti esclusivi di pesca.

La proroga è stata concessa il 18 ottobre 2019 dal consiglio provinciale per altri 15 anni (c’è un’indagine in procura e un’altra alla Corte dei conti). Cinque consiglieri avevano votato sì, contro il parere della Votta e nonostante il "no" di Dall’Ara.

Ma i 5 voti sono bastati. Le concessioni sono una vicenda parallela.

C’è una lista d’attesa per ognuna delle 14 cooperative.

In tanti vogliono pescare ma gli aspiranti nuovi soci hanno bisogno del permesso che rilascia la Provincia a chi ha la licenza di pesca (di facile ottenimento presso gli uffici della Regione) e di poter dimostrare di far parte di una delle 14 coop. Secondo la Provincia, per accettare una nuova lista servirebbe un nuovo regolamento che va concordato tra la Provincia ed il Consorzio.

All’interno verrebbero fissate le modalità di concessione dei permessi ed i parametri sui quali stilare le graduatorie per gli ingressi nelle cooperative.

Secondo la Provincia però, l’ultimo regolamento adottato non è più utilizzabile perché legato alla convenzione scaduta il 31 dicembre 2019 e la proroga da parte del consiglio della concessione dei diritti esclusivi di pesca non si trascina dietro la proroga automatica del regolamento.

Su questo punto il Consorzio non è d’accordo ed ha fatto ricorso. L’Ente pubblico ha però fatto sapere che il Consorzio è autorizzato a scorrere le graduatorie esistenti. Però i pescatori vogliono il nuovo elenco. E intanto le nuove licenze non vengono concesse.

Tommaso Moretto