Movida Rovigo, musica oltre mezzanotte. Maxi multa

Verbale da oltre tremila euro per i gestori dei Trani, che si scusano con il vicinato. "Offriremo un aperitivo a chi ha dovuto chiamare i carabinieri"

Aperitivo all'osteria ai Trani di Rovigo (foto Donzelli)

Aperitivo all'osteria ai Trani di Rovigo (foto Donzelli)

Rovigo, 17 luglio 2019 - "Tanto tutte le strade mi portano alle tue mutande". Mentre le casse dell’impianto stereo pompavano proprio quella strofa del brano ‘Orgasmo’ cantato da Calcutta si sono presentati i carabinieri in mezzo all’estivo dei Trani, pieno di gente. C’è chi ha soffocato una risata imbarazzata, chi ha continuato a brindare, chi ha covato un briciolo di speranza che sarebbe finita a tarallucci e vino.

Ma l’ultimo strascico di ilarità generale è durato davvero poco, si è capito subito che i militari facevano sul serio e che avrebbero fatto spegnere immediatamente la musica. Sono arrivati molto determinati su segnalazione di un residente che non riusciva a dormire, infastidito per la musica alta. È scattata una sanzione, i titolari devono pagare 3 mila 96 euro secondo quanto a quanto è emerso. «Non è vero, è 500 euro, al massimo il doppio», spiega Fabrizio Conforto, uno dei due fratelli che gestiscono il locale.

L’intervento dei carabinieri è di venerdì notte, anzi ormai era sabato visto che si trattava dell’1,15. Il regolamento parla chiaro, da mezzanotte in poi la musica fuori dai locali va spenta. Non ci sono altre interpretazioni possibili.

Infatti i titolari lo sanno bene e non hanno fiatato. «Non avevamo l’autorizzazione per quella sera, è vero. Non è solo un problema di orario. Abbiamo sbagliato ma va spiegata bene — dice Fabrizio Conforto —. Funziona così, si presenta alla polizia locale un elenco di serate in cui si prevede la musica all’aperto. Quella di venerdì scorso non l’avevamo inserita, dovevamo comunicare il cambiamento ma ci sono arrivati 3 compleanni insieme, un amico è venuto a mettere su i dischi, musica italiana. La gente aveva tanta voglia di divertirsi. E infatti si stava divertendo un sacco quando improvvisamente sono arrivati i carabinieri».

I clienti del locale, che tanto non hanno colpe e si possono permettere di prenderla in ridere, erano dalla parte dei titolari, volevano che la musica andasse avanti. Ma tirava una brutta aria. «Avremmo comunicato successivamente il cambio di data, semplicemente abbiamo avuto l’occasione all’ultimo di organizzare una serata come altre per accontentare gruppi di clienti — si giustifica Conforto —. Comunque abbiamo sbagliato, non sono qui a fare polemica. Pagheremo quello che c’è da pagare e rispetteremo il regolamento, come abbiamo sempre fatto».

In un'estate non particolarmente prolifica di iniziative nel centro storico gli unici eventi per la verità sono affidati ai locali. Ma c’è sempre qualcuno che abita a pochi metri e che negli orari in cui i giovani si divertono vorrebbe invece riposare o perché anziano o perché il giorno dopo alle 6 ha la sveglia che suona per una lunga giornata di lavoro. «Mi voglio scusare con chi ha fatto la segnalazione e se lo accetta sono pronto a risolvere tutto offrendogli un aperitivo, non volevamo disturbarlo. È andata così e non si ripeterà, non ci siamo accorti delle ore che passavano», dice Fabrizio Conforto nel tentativo di rasserenare il clima.