Rovigo, maestro fa lo sciopero della fame

Siviero: "Voglio lottare per ciò che amo, ovvero la scuola"

Stefano Siviero

Stefano Siviero

Rovigo, 26 aprile 2018 - «Voglio lottare per ciò che amo». Dal 28 aprile fino al 3 maggio Stefano Siviero farà lo sciopero della fame.

«Sei giorni senza cibo durante i quali continuerò ad andare a lavorare, tranne il 2 maggio che parteciperò al presidio essendo il mio giorno libero. Non ho alcuna intenzione di arrendermi, lotterò fino alla fine per il mio lavoro, per ciò che amo, io voglio insegnare». Il 42 enne insegnante elementare Stefano Siviero, originario di Porto Tolle ma residente a Rovigo è uno dei circa 100 polesani «esodati della scuola» come lui stesso li ha definiti. Cioè quelli che nel 2016 non hanno partecipato al «Concorsone» perché erano da poco tempo stati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento (Gae), cioè quelle che immettevano in ruolo. Ma ora la loro immissione nelle Gae non è più efficace, in virtù di una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso dicembre.

Sono circa 55 mila in Italia, 4 mila in Veneto e 400 in Polesine, le maestre e i maestri con il posto di lavoro a rischio, a seguito della decisione presa dal Consiglio di Stato che esclude ii diplomati magistrali dalle Graduatorie ad esaurimento, attraverso le quali è possibile ottenere l’assunzione in pianta stabile. Secondo la decisione del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017, chi è in possesso solo del diploma magistrale può essere inserito nelle graduatorie d’istituto e non più in quella provinciale, dove serve la laurea specifica abilitante. Il polesano Siviero non è l’unico che ha deciso di scioperare. Lo stanno facendo in tutta Italia gli insegnanti precari nelle sue condizioni. Cioè i maestre e i maestri diplomati magistrali che da anni prestano servizio nella scuola italiana con impegno e dedizione. Hanno annunciato pubblicamente che da sabato inizieranno lo sciopero della fame e un presidio permanente dinnanzi al ministero della Pubblica Istruzione Università e Ricerca. Il diploma magistrale conseguito prima del 2002 era abilitante all’insegnamento. Gli insegnanti ritengono che con tale titolo avevano ed hanno ancora diritto all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento (le ex graduatorie cosiddette «permanenti»), in quanto in esse sono iscritti i docenti in possesso di abilitazione. Tali graduatorie sono utilizzate per l’assunzione in ruolo, nel limite del 50 per cento dei posti conferibili e annualmente autorizzati, oltre che per l’attribuzione dei contratti a tempo determinato.

t. m.