Rovigo, Marco Guidi conquista la Nasa. "Così ho fotografato Giove"

L'astrofilo racconta la sua impresa

L'astrofilo Marco Guidi

L'astrofilo Marco Guidi

Castelmassa (Rovigo), 9 settembre 2019 - Una passeggiata al lume di candela, dalla biblioteca sino all’area per la sosta camper, sulla via arginale, per osservare con il telescopio i corpi celesti in compagnia dell’astrofilo Marco Guidi . Guidato dalla responsabile della biblioteca Silvia Raisi, il gruppo si è incamminato in fila indiana per raggiungere il luogo dell’appuntamento, dove l’assessore alla cultura Roberta Azzolini attendeva i partecipanti. Presenti numerosi bambini. Marco Guidi ha fatto una premessa su ciò che si sarebbe osservato. In direzione sud ha indicato un punto luminoso ben visibile a occhio nudo: Giove, ricordando che Galileo Galilei tra il 1609 e il marzo 1610, individuò i quattro satelliti medicei (Io, Europa, Ganimede e Callisto) con il suo cannocchiale. Poi un po’ più a sinistra La Luna al primo quarto e poco più in là Saturno con i suoi anelli.

I bimbi sono stati i primi ad avvicendarsi nell’osservazione. Ma il passaggio di alcune nubi ha fatto saltare il momento di guardare al cielo. Guidi ha raccontato com’è nata la sua passione. La scintilla quando la sua insegnante di scienze delle medie assegnò come compito per casa , il disegno della volta celeste. «Sono rimasto folgorato», ha affermato. La passione per la fotografia fa il suo ingresso molto più tardi, nel 2004 ed infine da tre anni a questa parte costruisce anche le apparecchiature. E’ stato selezionato dalla Nasa, insieme ad una trentina di persone, che con la missione Juno ha portato l’omonima sonda a distanza ravvicinata da Giove. Marco è stato uno degli astrofotografi che ha avuto l’onore di vedere pubblicato un suo scatto.