Massimo Biscuola morto in un incidente sulla Transpolesana

Aveva 54 anni ed era proprietario di una birreria. Lascia una figlia di 12 anni e la compagna

Massimo Biscuola, 54 anni, di Rovigo e l'auto dopo lo schianto

Massimo Biscuola, 54 anni, di Rovigo e l'auto dopo lo schianto

Rovigo, 13 aprile 2021 - Ha perso il controllo dell’Audi A8, è uscito di strada ed è morto. Massimo Biscuola, 54 anni di Rovigo, aveva una birreria in via Badaloni, la Bada Beer . Lascia una figlia di 12 anni e la compagna. E successo alle 17 all’uscita di Arquà Polesine sulla Transpolesana (Statale 434). Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco. Inutili sono stati i soccorsi.

L’uomo era originario di Villadose. Assai conosciuto non solo in città, ha sempre lavorato a contatto con la clientela. Non si è mai tirato indietro se c’erano da organizzare eventi per rivitalizzare il centro.

Si tratta della terza morte per fuoriuscita autonoma di strada in Polesine in questo scorcio di 2021.

Il 28 febbraio era toccato a Marco Ghirardello, 28 enne di San Bellino. Era alla guida della sua moto, una Mv Augusta F3. Per cause ancora in accertamento è uscito di strada e a seguito delle lesioni riportate è deceduto in via Umbertiana, all’altezza del civico 3757 in località Bressane, frazione di Castelguglielmo. Lavorava alla Solmec che, fondata nel 1960, costruisce caricatori gommati, cingolati, e su postazione fissa nella prima periferia di Rovigo, in via delle Industrie. Era un ragazzo molto apprezzato dai colleghi, serio. Faceva il meccanico. Era figlio unico, lascia dunque i due genitori ma anche la fidanzata.

Il 21 gennaio invece la tragica sorte è capitata ad Orazio Lionello, panettiere di Volto di Rosolina che ha legato il suo nome ad un’attività a Rosolina Mare, di fronte alla spiaggia. La sua auto è stata ritrovata in mezzo ai campi nello stradone che dalla Statale 309 Romea porta a Rosolina Mare. Lionello avrebbe avuto un malore, probabilmente un infarto, per questo motivo avrebbe perso il controllo del mezzo finendo fuori strada, al di là del fossato che divide il rilevato asfaltato dai campi coltivati. La Hyundai Santa Fe nera che stava guidando si è cappottata ed è rimasta in piedi sul fianco. Il parabrezza si è completamente staccato e gli airbag erano esplosi. Lionello, aveva iniziato a lavorare molto giovane, aveva recentemente ceduto il panificio al civico 3 di piazzale Europa. L’attività con la quale tutti lo identificavano proprio per la passione con la quale l’ha condotta a lungo. Dunque tre fatali fuoriuscite autonome, due in auto ed uno con la moto in questi primi quattro mesi scarsi dell’anno.