Rovigo, muore due giorni dopo il marito

Addio a Michelina Villani. Per Alfio fatali i postumi di un incidente stradale

Alfio e Michelina Villani

Alfio e Michelina Villani

Rovigo, 12 febbraio 2019 - Hanno condiviso una vita assieme superando i momenti di difficoltà sempre con il sorriso e gioendo per le cose belle. Come la nascita dei tre figli, Luca, Tiziana e Nicoletta e l’arrivo dei nipotini. Ora, dopo mesi di sofferenza comune, a distanza di soli due giorni l’uno dall’altra, hanno deciso di compiere l’ultimo grande passo assieme. Il passo più difficile da fare, quello che conduce verso il Mistero: la morte.

Nella serata di domenica si è infatti spenta Michelina Roncagalli,moglie di Alfio Villani, il commerciante in pensione morto, nella notte tra venerdì e sabato, per le conseguenze di un tragico incidente che lo aveva visto coinvolto alla fine dello scorso ottobre.

Michelina aveva 79 anni. Nelle ultime settimane, proprio in concomitanza con il ricovero in ospedale del marito, le sue condizioni di salute erano andate peggiorando. Con grande forza d’animo e sempre sostenuta dal marito Alfio, ha lottato con coraggio contro le conseguenze di un intervento chirurgico che, circa 20 anni fa, non andò per il verso giusto.

Michelina non si diede mai per vinta: voleva vedere crescere i nipoti e stare accanto ai figli.E così, mese dopo mese, anno dopo anno, decise di aggrapparsi al bene più prezioso che abbiamo: la vita.

Del resto Michelina sapeva cosa significasse la parola sacrificio. Nata a Canaro, iniziò a lavorare da giovanissima per aiutare mamma Alteris e papà Giulio a sbarcare il lunario. Erano i difficili anni del Dopoguerra e dell’alluvione che cambiò per sempre le sorti del Polesine.

Anni in cui Michelina conobbe l’amore della sua vita: Alfio. Un amore a prima vista e l’inizio di un percorso sfociato nel matrimonio e nella nascita dei tre figli.

Michelina e Alfio, nel frattempo, si erano trasferiti a Rovigo dove, assieme, furono il volto e l’anima del Magazzinone. Per decenni, con la sua semplicità e l’immancabile sorriso, Michelina conquistò l’affetto e la fiducia dei clienti. Fino all’arrivo della malattia che l’ha spinta a dedicare tutte le energie rimaste alla famiglia.

E, anche in questo caso, Alfio volle starle accanto. Lasciando l’attività ai figli, decise di trascorrere tutto il suo tempo con l’amata moglie. Giorno dopo giorno, fino a quel maledetto 26 ottobre. Quando l’ha abbracciata per l’ultima volta, prima di quel tragico incidente in bici che ha diviso per sempre la vita dei due sposi.

Alfio stava ritornando a casa in sella alla sua bici quando, all’altezza dell’incrocio tra via Irma Bandiera e via Buozzi, nel cuore del quartiere di San Bortolo, si è scontrato con un’auto – una Ford Fiesta – cadendo a terra e battendo violentemente il capo.

Le condizioni dell’80enne erano parse subito molto serie. Privo di coscienza Villani fu infatti ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria della Misericordia dove, nell’arco delle settimane, è stato sottoposto a una serie di interventi chirurgici e a terapie che hanno contribuito a ridare più di una speranza ai familiari. Poi, il tragico epilogo. L’80enne, infatti, la scorsa settimana, è rapidamente peggiorato, arrivando purtroppo alla fine.

Un aggravamento improvviso e contemporaneo a quello della moglie. Fino alla morte che ha unito ancora una volta, questa volta per sempre, Michelina al suo Alfio. «Mamma e papà sono di nuovo assieme», dice con un filo di voce Nicoletta che, con i fratelli, si prepara a salutarli per l’ultima volta.