"Monitoraggio dell’aria con una rete di volontari"

L’idea di Comune e Arpav per segnalare cattivi odori e zone critiche "Rovigo è l’apripista di questo progetto in Veneto, raccogliamo segnalazioni"

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Da sinistra Giorgia Businaro, Dina Merlo e Giuseppe Favaretto

Volontari per monitorare la qualità dell’aria. È questa l’idea del Comune di Rovigo per ricevere segnalazioni su cattivi odori direttamente dai cittadini. Le segnalazioni, da parte di cittadini di Roverdicrè, Boara, Mardimago e Borsea opportunamente formati, verranno poi condivise con Arpav. L’agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, insieme al Comune, raccoglierà le segnalazioni che poi saranno utilizzate e potranno contribuire alle politiche ambientali del capoluogo. "Abbiamo avviato – spiega Dina Merlo, assessore all’ambiente – un piano di monitoraggio della qualità dell’aria in collaborazione con l’Arpav. Si tratta di una rete di cittadini-segnalatori, residenti in alcune frazioni, che prendono in esame l’aria di alcune aree critiche dal punto di vista ambientale.

I dati raccolti nelle tre zone più critiche, che saranno utilizzati per fini statistici, verranno poi inviati al centro raccolta dati di Arpav. L’obiettivo è identificare le caratteristiche degli odori, per capire da dove provengono e come prevenirli. Ci stiamo dotando di alcuni strumenti per fare i campionamenti dell’aria, in modo da riuscire a identificare le fonti inquinanti. I segnalatori, circa una quindicina, sono cittadini volontari, opportunamente formati dai tecnici dell’Arpav. Le aree critiche che abbiamo individuato sono Roverdicrè, Boara, Mardimago e Borsea. Ci poniamo come obiettivo di acquisire informazioni su nocività e insalubrità dell’aria. Le segnalazioni dei volontari saranno anonime. Le informazioni raccolte serviranno al Comune e all’Arpav per individuare le realtà che possono arrecare disagio alla qualità dell’aria.

I monitoraggi sono uno strumento molto utile per valutare e intervenire, in modo che tutti possano essere correttamente informati sulle problematiche ambientali". "La questione dell’aria – afferma Giorgia Businaro, presidente della commissione consiliare ambiente – persiste da anni e lede la qualità della vita dei rodigini. Occorre capire da dove provengono questi odori e come far sì che non ci siano più. Questa è la prima volta che Comune, Arpav e cittadini collaborano, al fine di produrre informazioni ambientali utili per la collettività. Rovigo è l’apripista di questo progetto in Veneto, già sperimentato in altre realtà d’Italia. La valutazione spetterà sia ai cittadini sia alla centralina e, nel giro di pochi mesi, contiamo di capire le cause degli odori". Un sistema questo, che sarà in grado di aiutare i cittadini migliorando la qualità dell’aria e andando a scovare il motivo per cui sono presenti i cattivi odori. Una collaborazione fondamentale che conta soprattutto sulla partecipazione di cittadini a cui spetterà l’incarico di segnalare tutto ciò che non va.