Rosolina, moria di vongole a Laguna di Marinetta

Sos del presidente del consorzio molluschicoltori veneti

La raccolta dei mitili è una fonte di reddito per migliaia di persone

La raccolta dei mitili è una fonte di reddito per migliaia di persone

Rosolina (Rovigo), 6 marzo 2019 - Sos dalla Laguna di Marinetta (Rosolina) per la morìa di mitili. Il grave fenomeno si era verificato con particolare forza nell’ arco dello scorso anno. Ma anche il 2019 non sta andando meglio e gli imprenditori ittici lanciano un grido d’allarme per evitare che un settore cruciale per l’economia dell’intera provincia e del delta venga messo in ginocchio.

La devastante morìa che si verificò nell’autunno del 2018, con punte anche del 100% di militi morti in alcune zone della laguna di Marinetta, è stata causata dal maltempo che aveva colpito tutta la regione.

Grandi sono in queste ore la preoccupazione e l’amarezza del presidente del Consorzio molluschicoltori veneti Diego Crivellari. «I produttori sono in grande difficoltà – sottolinea Crivellari – perché hanno perso, non solo il prodotto che era già pronto alla vendita, ma anche il novellame a dimora negli impianti in concessione. A questo si aggiunge la quasi impossibilità di reperire novellame di allevamento di vongole veraci, non solo quello che cresce in natura, ma anche da allevamento. Il maltempo dell’autunno scorso ha, inoltre, compromesso l’idrodinamismo della Marinetta causando l’interramento della laguna ed in particolare quello della zona a mare in prossimità dei due pennelli realizzati in via sperimentale proprio per ridurre l’interramento».

Crivellari sottolinea che la sperimentazione dei pennelli ha dato esiti positivi, «ma che occorre, però, procedere al ripristino e al miglioramento delle opere realizzate e danneggiate dal maltempo». «La situazione della Marinetta è davvero preoccupante – gli fa eco Alessandro Faccioli di Coldiretti Impresapesca – e sta mettendo nell’impossibilità i nostri associati di reinnescare il ciclo produttivo dopo la morìa. Preoccupa inoltre l’imminente scavo del Po di Levante per consentire il transito di una nave. Ci auguriamo che questa volta vengano armonizzate le attività di scavo con le esigenze di non distruggere la risorsa dei pescatori. Per quanto concerne i pennelli a mare – prosegue – abbiamo chiesto che il loro ripristino divenga una priorità per la Regione. Il 7 marzo la commissione consultiva della pesca discuterà anche della programmazione di queste opere. Chiederemo anche nel corso di quell’incontro qual è la situazione per quanto riguarda le domande di calamità naturale per la moria dell’anno scorso».