Neonato abbandonato dentro una borsa a Rosolina. Sta bene

Il ritrovamento vicino al cimitero. Il bimbo è stato chiamato Giorgio, ora è affidato alle cure dell'ospedale di Adria. Indagini dei carabinieri

Neonato ricoverato in terapia intensiva (foto d'archivio)

Neonato ricoverato in terapia intensiva (foto d'archivio)

Rosolina (Rovigo), 24 aprile 2019 - Si chiama Giorgio il bambino che stamattina alle 10 è stato ritrovato in una sacca sportiva nei pressi del cimitero di Rosolina. Sta bene, è stato trasportato all’ospedale di Adria per accertamenti ed ora si trova in pediatria. Verrà presto vaccinato, pesa 2 chili e 700 grammi, è lungo 47 centimetri e piangeva quando sono arrivati i soccorsi. La sacca era per terra, non dentro un cassonetto come si era appreso in un primo momento. 

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La curiosità è che gli è stato dato numero Giorgio perché la prima infermiera che l’ha preso in braccio si chiama Giorgia. Il piccolo era nato da pochissimo, il medico stima circa mezz’ora prima del ritrovamento. Aveva ancora il cordone ombelicale e la placenta attaccati. Le indagini dei carabinieri sono finalizzate alla ricerca di chi l’abbia abbandonato.

«È un nome affettivo — ha precisato il responsabile del Suem, Sommacampagna —. Sarà poi l’autorità giudiziaria a decidere cosa fare».

«L'azienda ospedaliera - ha detto Antonio Compostella, dg dell'Ulss 5 - è felice per l'esito dell'intervento e della risoluzione di una situazione grave e dolorosa che nasconde dietro altre criticità. Sicuramente - ha aggiunto - l'emergenza è stata risolta con prontezza, salvando la vita al bambino».

«Faccio questo lavoro da 19 anni, non mi era mai capitata una cosa del genere, anzi era uno dei miei incubi — ha detto il medico intervenuto, Anna Tarabini (nella foto qui sotto con Giorgia Cavallaro e Marco Marangon) —, quando ci è arrivata la segnalazione che probabilmente era morto siamo partiti con uno stato d’animo che è facilmente immaginabile. Per fortuna, quando siamo arrivati abbiamo sentito il primo vagito, poi ci siamo accertati che stava bene, l’abbiamo asciugato e riscaldato, incominciava ad avere un principio di ipotermia alle mani e ai piedi. È stata una gioia incredibile. Ma dall'altro lato c’è anche lo sconforto: quel bambino è stato abbandonato».

«Ci sono stati già diverse persone che hanno detto che lo vogliono adottare, famiglie di Rosolina ed anche da fuori, ho ricevuto e-mail dalla provincia di Venezia — ha dichiarato il sindaco di Rosolina, Franco Vitale —. Ringrazio le forze dell’ordine, i medici, il 118 e le signore che hanno visto, sentito e segnalato.  È stato un dono aver salvato la vita al nostro Giorgio. L’appello a tutte le donne in difficoltà è di rivolgersi all’Ulss e per affidarsi alle strutture che nel 2019 ci sono e permettono di rimanere nell’anonimato, senza mettere a repentaglio la vita di una creatura del Signore».

Rosolina, i soccorritori del neonato: Anna Tarabini, Giorgia Cavallaro e Marco Marangon
Rosolina, i soccorritori del neonato: Anna Tarabini, Giorgia Cavallaro e Marco Marangon