"Noi, in pellegrinaggio alla fine dell’incubo"

Lendinara, il vescovo ringrazia la Madonna per la guarigione dal Covid "Il virus ci ha costretto a fare i conti con la nostra vulnerabilità"

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Il vescovo della diocesi di Adria Rovigo, Pierantonio Pavanello, è tornato in basilica davanti alla Madonna Nera per ringraziarla della sua guarigione, per pregare per quanti ancora stanno soffrendo per il Covid. Il vescovo ha voluto soprattutto esprimere un voto importante. Davanti al simulacro della Madonna Nera, alla fine della celebrazione che è stata officiata insieme ai monaci olivetani, ha espresso la volontà di realizzare, quando sarà dietro le spalle l’incubo della pandemia da Coronavirus, un pellegrinaggio diocesano nel luogo simbolo della devozione alla Madonna. Nel saluto l’abate Zielinski esprimendo la gioia per la guarigione del vescovo, ha sottolineato come monsignor Pierantonio Pavanello abbia rappresentato le sofferenze di Cristo in questo periodo ed ora "guarita ed infervorita invochiamo che la Madonna Nera la protegga sempre". Il vescovo ha sintetizzato la sua volontà di ripartire, dopo la malattia, proprio dal santuario. "Cuore mariano – così l’ha definito – della nostra diocesi per dire grazie per quanti hanno pregato per me, per intercedere davanti alla Madonna perché ci faccia uscire da questa pandemia e per affidare tutta la nostra diocesi alla Madonna". È stata una celebrazione che ha visto una partecipazione molto sentita da parte dei tanti fedeli che si sono uniti in preghiera al vescovo. "Quando ho cominciato ad intravvedere vicina la guarigione dal Covid e dalle sue conseguenze – ha detto ancora – mi è venuto spontaneo pensare che come primo atto pubblico alla ripresa delle attività avrei dovuto venire qui nella casa di Maria, a ringraziare il Signore attraverso di Lei". Questo sono state le parole con le quali ha iniziato la sua omelia – testimonianza dei giorni del suo isolamento nel periodo della lunga malattia. "Ho vissuto per un mese solo, questo mese di malattia è stato un tempo di Grazia in cui il Signore mi ha dato molte consolazioni" ha continuato dicendo poi che "il virus ci ha costretto a fare i conti con la nostra vulnerabilità; abbiamo toccato con mano che non siamo onnipotenti, che siamo limitati e fragili", ricordando la sua messa di Natale trascorsa in solitudine. Ed ha continuato dicendo che "per vincere il Covid abbiamo bisogno anche di Dio, il Dio di Gesù Cristo, il Padre misericordioso. La misericordia di Dio è il dono che Lui ci fa dello spirito di fraternità e amicizia". Al termine della messa il vescovo ha rinnovato l’atto di affidamento a Maria, come era avvenuto il 6 marzo in un santuario vuoto, per affidare alla "nostra Madre" il popolo chiedendo di essere salvati da queste terribile flagello. E dopo aver letto, davanti al simulacro in legno d’ulivo, la supplica alla Beata Vergine del Pilastrello, ha annunciato il pellegrinaggio della diocesi quando sarà finita la pandemia.

Clara Grossi